domenica 14 dicembre 2014

Folletti d'Irlanda

Come ben saprete, ogni anno il nostro istituto organizza uno stage linguistico in una nazione madrelingua inglese, per arricchire il nostro vocabolario e per migliorare la nostra pronuncia.
Quest'anno la meta prescelta era l'Irlanda, il paese dei folletti e della famosissima arpa, simbolo nazionale.
Siamo partiti il 19 Ottobre dall'aeroporto di Linate verso le 12.00 e siamo arrivati circa due ore dopo all'aeroporto di Dublino. L'aeroporto era davvero moderno e grande! Dopo essere arrivati, abbiamo ritirato i bagagli e ci siamo diretti verso il pullman, anch'esso molto moderno e pulito, che ci avrebbe poi portato all'istituto. Il viaggio non è stato lungo: la città distava solo cinquanta km dalla capitale. In tutti questi cinquanta chilometri abbiamo viaggiato in autostrada, intravedendo, attraverso gli alberi ai lati della strada, un po' di verde irlandese. Sono rimasto deluso perché mi aspettavo di ammirare un'immensa distesa di terra coperta di verde acceso. Circa alle tre (ora irlandese) siamo arrivati alla Drogheda Grammar School, la nostra meta, un tipico college irlandese. La prima cosa che abbiamo sentito è stato il vento freddo e umido, oltre alla nostalgia dell'Italia. Dopodiché ci hanno portati in mensa per pranzare con un piatto di pasta ed un pollo dal gusto particolare (in senso buono!). Già in quel momento dovevamo parlare solo in inglese, infatti il prof. Fazio ci ha avvertiti: "You have to speak only in english!" Dopo esserci riempiti la pancia, abbiamo raggiunto i dormitori e ci hanno diviso secondo l'età nelle camere. Alcune camere erano molto grandi (la più ampia conteneva ben nove alunni!) mentre altre erano minute. Il pavimento era in parquet e le pareti erano decorate con un suggestivo effetto "mattoni vecchi". Purtroppo molti ragazzi e ragazze hanno avuto modo di conoscere bene le camere durante il periodo in cui, malati, hanno passato intere giornate a letto. Durante il primo giorno abbiamo avuto molto tempo libero, ma dovevamo tenere presente che alle cinque e mezza la mensa avrebbe riaperto per la cena. Durante questi momenti di svago abbiamo giocato a calcio con un pacchetto di fazzoletti! Non siamo riusciti a finire la partita dato che il tempo è volato. Dopo la cena siamo tornati in mensa (again!) per guardare il film "Grown Up 2", conosciuto in Italia con il nome di "Un Weekend da Bamboccioni 2". Il film, molto divertente, non ha impedito che molta gente, stanca per il viaggio, dopo poco tempo dall'inizio della proiezione abbia preferito ritirarsi nelle proprie camere per riposare e per questo hanno interrotto la proiezione.
Triste triste per la fine anticipata del film, me ne sono tornato in camera pure io per dormire.
Il primo giorno però è terminato con una notte "in bianco" poiché le grida provenienti da alcune delle altre camere ci hanno tenuti svegli.
Nei giorni seguenti avevamo un programma ben preciso da seguire: sveglia alle sette e mezza, colazione dalle otto alle otto e mezza, alle nove lezioni, alle dieci e mezza intervallo, alle undici ancora lezioni, dalle dodici e mezza all'una pranzo, dalle due alle quattro attività pomeridiana (sport o visita della città), dalle cinque e mezza alle sei cena, alle otto attività serale (sport o altro...) e alle undici tutti a letto.
Scanditi dagli orari, gli altri giorni sono stati molto simili tra loro, a parte l'ultimo: abbiamo infatti visitato la capitale dei folletti, Dublino. Non la descrivo a parole perché aggiungerei all'articolo altre cinque pagine: vi posso solo dire che è grande, con vie strette e lunghe e possiede un'atmosfera calda nonostante il clima nordico. Dopo la visita della città ci siamo diretti verso l'albergo in cui avremmo dormito prima di prendere l'aereo che ci avrebbe riportato a casa. 
Insomma, l'esperienza in Irlanda è stata unica e irripetibile, ci ha divertito molto e ci ha permesso di migliorare la nostra pronuncia. 
Speriamo di rivivere un'esperienza simile anche l'anno prossimo!




Lore Bryant

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