martedì 21 marzo 2017

Pericolo iceberg!!!

Salve a tutti. cari lettori,
avete sentito le ultime notizie?

In Antartide è stata osservata una spaccatura, profonda circa mezzo chilometro, lungo una piattaforma di ghiaccio estesa ben 5.000 chilometri quadrati che di conseguenza risulta ancorata al "continente" da una congiunzione di soli 20 chilometri: pensate che, con un'estensione pari alla Liguria, se dovesse staccarsi del tutto si tratterebbe di uno dei 10 iceberg più grandi di sempre!
I ricercatori inglesi del progetto Midas (ovvero un progetto per la salvaguardia dell'ambiente terrestre), che avevano lanciato l'allarme già l'anno scorso, hanno sottolineato come nel mese di dicembre la velocità della spaccatura abbia registrato un'accelerazione, crescendo di 18 chilometri in appena un paio di settimane.
I ricercatori dell'Università di Swansea stanno monitorando la situazione e hanno calcolato che, in seguito al distacco e al suo conseguente scioglimento, il livello dei mari terrestri potrebbe innalzarsi di ben 10 centimetri causando la scomparsa di molte spiagge oltre al rischio di inondazioni nei Paesi Bassi.
Se questo gigante di ghiaccio dovesse staccarsi e andare alla deriva inoltre si spalancherebbe la strada al deflusso di altro ghiaccio nella parte ovest dell'Antartide, delineando uno scenario catastrofico per quanto riguarda il riscaldamento del Pianeta in quanto renderebbe l'intero habitat antartico, caratterizzato da equilibri già di per sé fragili, ancora più vulnerabile.
Scenari simili purtroppo si sono già registrati nel recente passato, in particolare nel 1995 e nel 2002.
Al prossimo articolo,




Matteo il calciatore e Jack on the Net







martedì 14 marzo 2017

IL Salone Internazionale del Libro

Buongiorno a tutti cari lettori,
siete appassionati di lettura? Se leggere è la vostra grande passione, il Salone Internazionale del Libro di Torino è il luogo adatto a voi!
Il Salone è infatti la più estesa fiera editoriale dell'area del Mediterraneo.
Questa fiera è strutturata in modo tale che i piccoli e i medi editori abbiano l'opportunità di farsi conoscere nello stesso modo in cui sono presentati i grandi marchi ed appare ai visitatori come  un imponente scaffale nel quale è possibile scovare volumi introvabili, novità, ebook, audiolibri, fumetti, multimedia e libri sugli argomenti più disparati.
Il Salone nacque nel 1988 grazie ad un'idea di due torinesi, Angelo Pezzana, proprietario di una libreria, e Guido Accornero, un imprenditore, e proprio per questo motivo la fiera si tiene da sempre nel capoluogo piemontese. Il salone nel 1999 prese il nome di “Fiera del Libro” per poi chiamarsi, a partire dal 2001, “Fiera Internazionale del Libro”.
Ad inaugurare la prima edizione del Salone fu Josif Brodskij, poeta russo che vinse il premio Nobel nel 1987. Il programma culturale è affidato alla Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura. A partire dal 14 ottobre 2016 lo scrittore Nicola Lagioia è il presidente e responsabile del Salone.
Decine di migliaia di giovani appassionati di lettura lo visitano ogni anno e proprio a loro è dedicato il Bookstock Village, una grande arena realizzata dal Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli.
La fiera propone un palinsesto ricco di presentazioni editoriali, convegni, laboratori gratuiti, giochi per formare i "lettori di domani" e un'area con libri speciali per bambini diversamente abili.
Il Salone ogni anno predispone inoltre uno spazio speciale dove si svolgono approfondimenti, spettacoli e mostre sulla cultura materiale e immateriale di un paese definito “ospite d'onore”: nel corso degli anni sono stati ospitati l'Olanda, la Svizzera, il Canada, la Grecia, il Brasile, il Portogallo, la Lituania e molti altri paesi.
Se il nostro articolo vi ha incuriosito e vorreste visitare il Salone Internazionale del Libro, l’appuntamento quest’anno è dal 18 al 22 maggio!
Arrivederci al prossimo articolo,




Sweet Marty e Ana la lettrice accanita

martedì 7 marzo 2017

Gli acquedotti romani

Salve a tutti cari lettori,
oggi vi parlerò della nostra capitale, Roma.
Non vi parlerò però della città che conosciamo oggi, con tutto quello smog e quel rumore, ma dell'Antica Roma ed in particolare mi concentrerò su un aspetto poco conosciuto: la sua complicata e sorprendente rete idrica, un'infrastruttura molto innovativa rispetto alle altre di quel tempo.
La nostra capitale in passato era infatti conosciuta anche come "La Città dell'Acqua" proprio per via della sua rete di acquedotti in grado di raggiungere tutto il popolo, infrastruttura che, insieme alla rete stradale, rivestì un ruolo fondamentale nel determinare le fortune dell'Impero romano.
Roma, fin dalle suo origini leggendarie, è infatti strettamente legata all'acqua.
Vitruvius, un architetto romano molto famoso, per selezionare la fonte migliore da sfruttare per l'approvvigionamento idrico della città fece bollire l'acqua di molti fiumi e ne analizzò la composizione individuando con questo stratagemma il fiume con l'acqua più pulita: proprio per questo motivo i Romani non utilizzavano l'acqua del fiume Tevere, ma quella delle sorgenti collinari, decisamente più pure.
Con il passare del tempo i Romani diventarono sempre più esperti nel costruire gli acquedotti arrivando a creare una rete di ben 416 km.
L'esperienza accumulata li portò addirittura a ideare delle vasche in grado di rallentare il corso dell'acqua così da permettere alle impurità presenti di adagiarsi sul fondo garantendo una migliore qualità dell'acqua.
La rete idrica dei Romani rimase insuperata per dimensioni e perizia tecnica per molti secoli e, tra l'indifferenza dei più, continua ancora oggi a svolgere egregiamente il suo compito: alcuni acquedotti di epoca romana sono infatti ancora oggi in funzione e alimentano monumenti conosciuti in tutto il mondo come vari edifici storici della capitale e la famosissima Fontana di Trevi!




Jack on the Net