martedì 26 aprile 2016

Di che segno sei?

Salve a tutti cari lettori,

ogni mattina milioni di persone al mondo tra le prime cose guardano l'oroscopo nella speranza di trovare convinzioni e certezze su come andrà la loro giornata.
Affidarsi alle stelle è una tradizione millenaria che persiste tuttora, nonostante la scienza abbia più volte ribadito che non esiste alcuna connessione tra le stelle e abbia negato che possano avere un impatto sulla vita delle persone.
Anche tra gli appassionati seguaci dell'astrologia è tuttavia poco diffusa la consapevolezza del fatto che le costellazioni sono cambiate nel corso dei millenni.
Ma andiamo con ordine.
Prima di tutto l'oroscopo si basa sull'astrologia, un insieme di concetti, teorie e metodologie fondate principalmente sulla convinzione che i fatti della vita umana siano influenzati dalle stelle.
L'astrologia moderna si basa su tre tradizioni fondamentali: quella indiana o vedica, quella cinese e quella occidentale.
L'astrologia occidentale nasce in Mesopotamia circa 5000 anni fa e arriva in Italia attraverso i romani e i greci.
Si tratta di un'astrologia oroscopica usata per interpretare le personalità o gli avvenimenti in un dato istante analizzando i movimenti del sistema solare messi in relazione con lo Zodiaco, diviso in 12 aree o segni, ad ognuno dei quali viene associata una caratteristica specifica.
Oggi, invece, le cose sono abbastanza cambiate.
Infatti negli ultimi tremila anni la luna ha continuato a girare e a rigirare instancabilmente alimentando l'oscillazione dell'asse terrestre fino a inclinarlo.
In pratica la costante forza gravitazionale ha cambiato il nostro allineamento con le stelle facendo in modo che i segni zodiacali si sono spostati di un mese in avanti, con la conseguente nascita di un tredicesimo segno: Ofiuco.
Quindi abbiamo sempre confidato in segni astrologici sbagliati e secondo un importante astrologo americano continueremo a farlo, senza badare ai movimenti continui del sistema solare.
Per chi fosse invece curioso di scoprire il suo segno zodiacale "ufficiale" sono qui presenti le nuove date dei segni :

Ariete dal 19 aprile al 14 maggio;
Toro dal 15 maggio al 21 giugno;
Gemelli dal 22 giugno al 20 luglio;
Cancro dal 21 luglio al 10 agosto;
Leone dall’11 agosto al 16 settembre;
Vergine dal 17 settembre al 31 ottobre;
Bilancia dal 1 novembre al 13 novembre;
Scorpione dal 14 novembre al 29 novembre;
Ofiuco dal 30 novembre al 18 dicembre;
Sagittario dal 19 dicembre al 20 gennaio;
Capricorno dal 21 gennaio al 16 febbraio;
Acquario dal 17 febbraio al 12 marzo;
Pesci dal 13 marzo al 18 aprile.

Arrivederci a un prossimo articolo,


Ana

I terremoti

Salve a tutti, cari lettori,
come avrete di sicuro sentito in questi giorni in Ecuador si sono verificate numerose scosse di terremoto che hanno causato numerose morti.
Anche l'Italia è un paese sismico?
Sì, infatti negli ultimi mille anni 3000 terremoti hanno causato danni in Italia, tra questi più di 300 hanno superato un magnitudo di 5.5.
Le zone più sismiche in Italia sono l’Italia Nord-Orientale (Friuli Venezia Giulia e Veneto), la Liguria Occidentale, l’Appennino Settentrionale (dalla Garfagnana al Riminese) e in maniera particolare l’Appennino Centrale e Meridionale, soprattutto la Calabria e la Sicilia Orientale.
Nel corso della storia dell'umanità i terremoti hanno causato grandissime tragedie.
Si possono prevenire questi catastrofici eventi? La risposta purtroppo è no, ma esiste comunque il modo di prevederli e prendere le giuste precauzioni per evitare così che possano impattare in maniera tragica sulla popolazione; nel corso della storia si sono trovati infatti alcuni metodi:
  • individuare le zone in cui è più facile che si verifichino scosse attraverso lo studio della sismicità del territorio;
  • evitare di costruire case nelle zone molto pericolose o comunque costruirle secondo le norme antisismiche, adeguando anche le vecchie costruzioni;
  • educare e informare i cittadini circa i comportamenti da mantenere in caso di un evento sismico.
Come si costruiscono gli edifici antisismici?
Un edificio antisismico è una struttura che deve resistere nel tempo alle sollecitazioni degli eventi sismici. Per prima cosa si controllano le caratteristiche sismiche di quella zona in modo da costruire una casa che possa resistere al grado massimo di magnitudo che si pensa possa raggiungere un terremoto in quella particolare zona.
I materiali per costruire questi edifici possono essere il cemento armato, il legno e vari elementi per la saldatura, che devono sempre rispettare dei requisiti specifici presenti nella normativa in vigore che stabilisce ad esempio la grandezza delle travi, dei pilastri e l'altezza dell'edificio in base alla zona di rischio.
Quando tutti questi requisiti sono rispettati l'edificio viene definito antisismico, capace quindi di resistere ad una scossa sismica e proteggere la cittadinanza.
Al prossimo articolo!


                                  Gianluka con la K

martedì 19 aprile 2016

Tutti in gita!


Salve a tutti cari lettori e ben tornati sul blog.
Oggi siamo qui per parlarvi del viaggio d'istruzione in Germania e Svizzera delle classi seconde e terza della scuola secondaria di primo grado che ha avuto luogo dal 6 all'8 aprile.
Il giorno della partenza, data la lontananza della destinazione, ci siamo dovuti svegliare molto presto per poter partire di prima mattina alla volta di Heidelberg, città situata nel Baden-Wuttemberg.
Il viaggio, sebbene sia stato lungo, tra spiegazioni dei professori, giochi e chiacchiere tra di noi non è stato per niente noioso, anzi!
Siamo arrivati a destinazione verso le 15, leggermente in ritardo rispetto al programma a causa del traffico. Incontrata la guida abbiamo iniziato il tour della città che risulta essere la più visitata dell'intera Germania in quanto l'unica città tedesca che, essendo stata risparmiata dai bombardamenti durante la seconda guerra mondiale, presenta ancora monumenti ed edifici risalenti al Medioevo. Durante la nostra visita abbiamo osservato il castello, molto famoso e caratteristico, la casa più antica della città che si affaccia sulla piazza principale e che ora è stata trasformata in un'albergo, la chiesa protestante e il luogo di nascita del primo presidente tedesco, una casetta minuscola situata in una via del centro storico.
Questa tappa della visita ci ha colpito molto: la casa infatti con una superficie di soli 45m2 ospitava ai tempi ben sette persone!
Alla fine della visita la guida ci ha mostrato anche il bar dove sono stati inventati i baci, i celebri biscotti al cioccolato che venivano utilizzati in passato dagli studenti per dichiarare il proprio interesse nei confronti delle ragazze.
Dopo una mezz'oretta circa di tempo libero ci siamo diretti verso l'autobus e siamo partiti verso l'hotel dove, dopo aver preso possesso delle camere, ci siamo recati a cena.
Dopo la cena, seppur stanchi, non ci siamo fatti scappare l'occasione di divertirci, ridere e scherzare, sparpagliandoci tra le varie stanze.
Il giorno seguente ci siamo diretti verso Bacharach, una ridente cittadina da dove abbiamo preso un traghetto che ci ha permesso di ammirare le bellezze del fiume Reno.
La navigazione è terminata nella cittadina di Boppard da dove ci siamo diretti verso la città di Koblenz. 
Qui, dopo un pranzo abbondante, abbiamo incontrato la guida con la quale siamo andati a visitare la chiesa di Nostra Signora e la fontana del monello, così chiamata perché, senza alcun preavviso, spruzza l'acqua addosso ai poveri passanti.
Successivamente siamo venuti a conoscenza della storia della città attraverso l'osservazione di un'altra fontana che, attraverso diverse cornici, ripercorre le tappe fondamentali della storia di Koblenz.
Abbiamo in seguito raggiunto la confluenza tra il Reno e la Mosella, dove abbiamo osservato l'enorme monumento equestre raffigurante Guglielmo I.
L'ultima tappa della visita a Koblenz è stata invece alla basilica di San Castore, sull'altare della quale i discendenti di Carlo Magno si spartirono il suo impero.
La mattina del terzo giorno siamo partiti alla volta di Triberg, una cittadina situata nel cuore della Foresta Nera, dove, attraverso una piacevole camminata nel bosco, attorniati da una miriade di scoiattoli, abbiamo visitato le cascate più alte della Germania.
Ormai sulla strada del ritorno, ci siamo fermati infine a visitare le cascate del Reno a Sciaffusa, in Svizzera, per poi rientrare a Treviglio, dove, stanchi ma felici per la bellissima esperienza, abbiamo riabbracciato i nostri genitori.



Andrea lo sportivo
Leonardo il rugbista

martedì 5 aprile 2016

La leggenda del vischio

Salve a tutti carissimi lettori, 
sono Clary la lettrice e oggi vi parlerò della leggenda del vischio, argomento che potrà sembrarvi un po' anacronistico, ma che in realtà non riguarda solamente il periodo delle feste natalizie!
Questa antica usanza affonda infatti le sue radici nella religione celtica e in particolare deriva da una leggenda riguardante il dio Odino e i suoi due figli avuti dalla dea Frigg: il dio Balder, gentile e amato da tutti ad esclusione del fratello,e il dio Loki, malvagio e invidioso di Balder.
La leggenda dice che Balder, ancora giovane, si ammalò gravemente e una notte fece un sogno in cui veniva minacciato di morte funesta.
La mattina successiva comunicò questa visione alla madre che, spaventata, fece giurare a tutti gli dei del creato che Balder sarebbe stato al sicuro da tutti gli elementi: acqua, aria, fuoco, piante e animali. Così il giovane divenne invulnerabile. Per provare la sua invulnerabilità gli dei gli tirarono addosso tutto ciò che capitava loro a tiro. Non venne scalfito da nulla. Neanche una piccola ferita.
Il malvagio Loki ricorse allora ad un trucco: si trasformò in una donna anziana e, andato dalla madre, le chiese se tutti gli dei e tutti gli esseri viventi avessero giurato. Lei disse che c'era una piccola piantina che aveva tralasciato, non intenzionalmente, l'unica in grado di uccidere il suo amato figliolo: il vischio.
Loki, ringraziata Figg e allontanatosi dal grande palazzo, si ritrasformò tornando ad essere sé stesso. Successivamente andò in giro per il mondo alla ricerca del raro viticcio e, una volta trovato, lo colse e lo portò al fratello, che lo ingerì e morì.
La dea Figg pianse per giorni e giorni. Dopo quel momento decise che quel frutto non avrebbe più dovuto creare dolore, ma solo portare amore.
Questo è il motivo per cui durante le feste viene appeso il vischio sulle porte e ci si bacia sotto di esso.
Un gesto d'amore nato da un gesto di vendetta e risentimento.
Per quanto Loki, egli non acquisì mai il potere desiderato e il dio Odino lo bandì dal suo regno.
Ci sentiamo nel prossimo articolo!

                                                                                                  Clary la lettrice