martedì 10 maggio 2016

Viaggiare (e studiare) non è mai stato così bello!

Buongiorno a tutti, cari lettori,
oggi abbiamo il piacere di parlarvi del progetto Erasmus, il programma di mobilità dell'Unione Europea nato per gli studenti universitari e da poco rinominato "Erasmus +".
“Erasmus” è l'acronimo di “European Region Action Scheme for the Mobility of University Students”.
Questo progetto, che prende il nome dall'umanista Erasmo da Rotterdam, il quale trascorse diversi anni della sua vita visitando gran parte dell' Europa, nacque nel 1987 e venne realizzato per dare l'opportunità a tutti gli studenti universitari europei di compiere in un'università straniera un periodo d'istruzione legalmente riconosciuto dal loro paese di origine.
Il progetto venne realizzato grazie all'aiuto dell'associazione studentesca EGEE, oggi AEGEE, che convinse il presidente francese a dare una possibilità a quest’idea.
Nonostante l’attivo contributo dell’AEGEE e della Commissione europea, il progetto stentò ad affermarsi nei suoi primi anni di vita, divenendo veramente popolare tra gli studenti universitari solo a partire dal 2007, anno dal quale ha incontrato sempre maggior successo e partecipazione: dall'anno della sua istituzione più di 2,2 milioni di studenti, provenienti da ben 4.000 istituzioni universitarie di 31 paesi differenti, hanno avuto la preziosa possibilità di vivere un periodo di studio in un paese estero. Lo scopo principale del progetto infatti è quello di rendere possibile a diversi studenti universitari europei di studiare, per un periodo compreso tra i tre e i dodici mesi, in un paese straniero o frequentare un'attività di tirocinio, esperienza quest'ultima che permette loro di orientarsi meglio nella scelta della facoltà universitaria da frequentare.
I posti disponibili per gli studenti vengono messi annualmente a concorso attraverso un bando pubblico, indetto solitamente nel mese di gennaio.
La partecipazione di uno studente è però subordinata ad alcuni requisiti: il novello Erasmo deve essere almeno al secondo anno del suo ciclo di studi universitari, aver superato con successo un numero minimo di esami ed essere in possesso di un'adeguata competenza linguistica della lingua parlate nel paese ospitante.
Ogni domanda di partecipazione viene poi valutata da un'apposita commissione, la quale, in caso di risultato positivo, offre allo studente la possibilità di partire nel semestre prescelto, durante il quale frequenterà i corsi e sosterrà gli esami dell'università da lui indicata in accordo con il suo percorso di studi.
Gli esami sostenuti e superati durante il periodo di soggiorno all'estero vengono automaticamente riconosciuti dall'università di appartenenza.
Questa preziosa opportunità è resa possibile dalla borsa di studio Erasmus, la quale però, è bene ricordarlo, non copre interamente il costo dell'esperienza che sarà in minima parte a carico del partecipante; un ulteriore vantaggio di questa borsa di studio consiste nel diritto di frequentare un corso di lingua e la pratica di uno sport presso le strutture dell'università ospitante.
Questo meraviglioso progetto inoltre non è aperto esclusivamente agli studenti, ma anche ai docenti che hanno così l'opportunità di misurarsi con realtà diverse dalla propria!
Oltre allo studio e allo scambio di sapere però il progetto Erasmus ha da sempre un altro ambizioso progetto, non meno importante: creare una generazione di giovani studenti cosmopolita, pronta non solo a cogliere le diverse opportunità, ma anche a sentirsi parte di una comunità veramente globale, facendo del mondo la propria casa!
Alla prossima!


Elisa l’esperta di moda
Sweet Marty

martedì 3 maggio 2016

Quando la bestia è l'uomo...

Cari lettori, sono Chiacchia e oggi vi parlerò di un argomento molto importante che da troppo tempo in Italia e in tutto il resto del mondo è, purtroppo, molto diffuso: il maltrattamento animale.
Vi racconterò un episodio che è accaduto proprio a me e ai miei amici ieri pomeriggio.
Eravamo al parco quando ad un certo punto si è avvicinato un signore che trascinava un cane dietro di sé tirandolo per il collare.
Noi, ignari di quello che stava per succedere, abbiamo continuato ad andare sull'altalena, quando, ad un certo punto, questo soggetto ha iniziato a maltrattare il cane: l'ha preso dalle zampe posteriori, capovolto e sbattuto su una fontanella. Dopo poco questo signore, se così si può definire, ha preso il cane per il collo e, indifferente ai guaiti di dolore e terrore del povero cucciolo, ha iniziato a picchiarlo.
Questo purtroppo è solo uno dei tanti casi di maltrattamento animale che si registrano nell'indifferenza generale: se vi capitasse di incappare in un episodio del genere o di vedere qualcuno che abbandona un cane, un gatto o un qualsiasi altro animale, la soluzione migliore è quella di chiamare immediatamente il 112 o il 113.
Al problema del maltrattamento si aggiunge infatti la piaga dell'abbandono, soprattutto nel periodo estivo, quando, pur di passare una settimana di vacanza senza impacci, molti non si fanno il minimo scrupolo ad abbandonare i loro animali domestici in mezzo alla strada, condannandoli ad una vita di stenti e mettendo in pericolo anche le altre persone: sono infatti numerosi gli incidenti stradali causati da cani randagi che attraversano improvvisamente la strada.
Per farvi rendere conto della dimensione del fenomeno vi basti sapere che ogni estate, in Italia, vengono abbandonati 100.000 cani e 50.000 gatti.
Ai possessori di animali domestici ricordo come ormai siano moltissime le strutture ricettive che accolgono anche i nostri amici a quattro zampe; un'altra soluzione al problema è rappresentata dalle pensioni per animali che accolgono ed accudiscono i nostri amici durante il periodo della nostra vacanza.
Ricordo infine a tutti i lettori che avessero intenzione di prendere con sé un animale di riflettere bene: avere la compagnia di un animale è un'esperienza stupenda, ma richiede anche responsabilità, impegno e rispetto.
Se siete pronti a prendervi un impegno del genere, mi permetto di darvi un ultimo consiglio: canili e gattili sono pieni di animali che non aspettano altro che il nostro affetto e di poter riempire le nostre giornate di coccole e serenità!

LEGGI PENALI

Abbandono animale: chiunque abbandoni animali domestici è punito con la reclusione fino ad 1 anno oppure al pagamento di una multa da 1.000 euro a 10.000 euro.
Uccisione animale: chiunque provochi la morte di un animale è punito con la reclusione da 4 mesi a 2 anni.
Combattimenti: chiunque organizzi o diriga combattimenti non autorizzati tra animali è punito con la reclusione da 1 anno a 3 anni e con la multa da 50.000 euro a 160.000 euro. Inoltre chiunque organizzi scommesse sui combattimenti è punito con la reclusione da 3 mesi a 2 anni e con la multa da 5.000 euro a 30.000 euro.



Chiacchia

Chi dorme non scopre pesci!

Cari lettori,
in questo articolo vi parleremo dei pesci più strani presenti nei mari della Terra.


IL PESCE COCCODRILLO:

il pesce coccodrillo, così chiamato per l’evidente somiglianza della sua parte anteriore con quella di un coccodrillo, è un pesce a forma piatta, di coloro grigio bruno a chiazze, con macchie verdi fluorescenti.
Spesso si mimetizza in zone nascoste o semi-nascoste della barriera corallina.
Vive generalmente nei pressi delle scogliere marine e si trova esclusivamente in acque tropicali.





IL PESCE TROMBETTA:

il pesce trombetta, noto anche come beccaccia di mare, vive nelle fasce costiere temperate dell'Oceano Atlantico Occidentale a profondità comprese tra i 50 e i 350 m. È lungo da 30-40 cm. I giovani vivono in superficie, mentre gli adulti vivono sul fondale. È riconoscibile grazie al suo lungo muso tubolare che lo rende inconfondibile. La sua livrea di colore tendente al rossastro nelle parti superiori e argentea nelle arti inferiori.




IL PESCE PAPPAGALLO:

il pesce pappagallo si caratterizza per un corpo dalla forma ovale, leggermente allungato e compresso sulla parte centrale, in particolare sui fianchi. Presenta una forma allungata. La bocca è caratterizzata da una grossa ossatura dotata di robusti denti con i quali sgretola i coralli e la barriera corallina. Le squame sono molto grosse.
Deve il suo nome alla tipica colorazione vivace che ricorda appunto quella dei pappagalli.





PESCE PALLA:

il pesce palla è tipico dei mari tropicali e, cosa che non tutti sanno, è un pesce molto velenoso.
Deve il nome alla particolare strategia di difesa che attua ogni qualvolta si trova in difficoltà: comincia a gonfiarsi diventando una palla, cercando in questo modo di intimorire i predatori con la sua stazza.
Questa pratica difensiva, sebbene molto efficace, provoca comunque all'animale dei traumi.
La sua alimentazione è abbastanza varia: per nutrirsi intacca i coralli per mangiarne i polipi, si ciba di molluschi e crostacei oltre che di meduse. Ha inoltre la capacità di mimetizzarsi.
In alcuni paesi orientali è considerato una vera prelibatezza, tuttavia, a causa della sua velenosità, viene cucinato solo da cuochi altamente specializzati. In passato infatti la cattiva preparazione di questo pesce ha causato innumerevoli morti!

IL PESCE TRIGONE:



il pesce trigone può misurare fino a 2 metri di lunghezza, metà dei quali è rappresentata dalla coda sottilissima armata da un pungiglione velenoso. Vive sui fondali marini. Quando si sente minacciato il trigone attorciglia la lunga coda sul nemico e lo stringe fino a quando il pungiglione non si conficca nella carne.






IL PESCE SCORPIONE :




il pesce scorpione, conosciuto anche con il nome di pesce leone, se minacciato, rilascia un potente veleno attraverso le pinne dorsali. La sua puntura è dolorosa per gli umani e può provocare nausea e difficoltà respiratorie. Per catturare le sue prede si affida sulla mimetizzazione.
Per la loro estrema bellezza ed eleganza, sono molto richiesti negli acquari casalinghi.







IL PESCE CHITARRA:




affine allo squalo, lo ricorda nelle movenze, ma agisce come una razza, passando gran parte del suo tempo sul fondale. Questa creatura non è pericolosa, ma può diventare grossa e spesso si interessa ai subacquei avvicinandosi in maniera decisa.







AQUILA DI MARE:


Simile alla manta, ha un corpo largo, lungo con pinne che ricordano ali. Ha un muso arrotondato, la coda piuttosto lunga ed è dotata di due spine velenose. Ha la pelle liscia e non squamosa, cartilaginea. È diffuso anche nel nostro mare mediterraneo.







I CALAMARI:




sono molluschi marini, si trovano soprattutto negli oceani in prossimità delle correnti fredde.
La specie più feroce è quella del diavolo di mare, che in alcuni casi può uccidere.







LE SEPPIE:


sono dei molluschi diffusi su tutto il pianeta. Presentano otto tentacoli dotati di ventose, possiede occhi sporgenti con puille molto sviluppate. Si nutrono di granchi, pesci, polpi, e altri molluschi. Le loro uova vengono deposte in grappoli.





IL POLIPO MIMETICO:



sembra essere molto intelligente, per difendersi dall'attacco di altri pesci più piccoli, assume la forma di ciò che lo circonda. Con quelli più grandi inizia a nuotare a mezz'acqua coi tentacoli allargati.




Arrivederci al prossimo articolo!



Sara la pallavolista
Hip Melly Hop
Ping Thomas
Nicola l'aviatore