martedì 29 gennaio 2013

Notizie in tempo reale

Complimenti alla Classe Seconda della Scuola Secondaria di Primo Grado dell'Istituto Facchetti per aver vinto il Primo Premio al concorso ComunicAnimare promosso dall'Humanitas Gavazzeni di Bergamo sul tema dell'educazione alla salute.
Ulteriori dettagli nei prossimi post, per addesso non possiamo che scrivere...

Siamo orgogliosi di voi!

La Redazione

In viaggio nel tempio



La scorsa settimana abbiamo attraversato quella che in fantascienza si chiama una porta spazio-temporale e ci siamo magicamente ritrovati nella Roma del 1500. Nella giornata di martedì abbiamo infatti lasciato per qualche ora i confini dell'aula per varcare i confini della Cappella Sistina.
A farci da guida il prof. Vescia che, negli spazi appositamente organizzati presso l'auditorium della BCC, ci ha spiegato protagonisti e curiosità riguardanti la grandiosa opera rinascimentale.
Personaggio principale del nostro viaggio è stato l'artista Michelangelo Buonarroti, chiamato dall'allora Papa Giulio II affinché dipingesse la volta del tempietto con grandiosi affreschi (al posto del precedente cielo stellato su sfondo azzurro intenso). Il filmato introduttivo alla mostra ha ricordato come all'inizio il giovane artista non fosse contento dell'incarico, tanto che in diverse lettere indirizzate al padre si era inventato delle scuse per poter tornare a casa. Fosse la difficoltà dell'impresa oppure il temuto confronto con altri famosi pittori dell'epoca, fatto sta che solo col tempo Michelangelo accettò il compito che gli era stato assegnato. Dopo il filmato la parola è tornata al prof. Vescia che, indicando alcune riproduzioni appese alle pareti, ha illustrato diversi dettagli dell'opera, spiegandone soprattutto il significato allegorico dati i numerosi riferimenti alla Bibbia. Quindi siamo passati nella stanza vicina dove abbiamo potuto osservare disposta sul pavimento la riproduzione 10x4 in formato fotografico della volta. Siamo così riusciti a notare altri particolari e a capire la straordinaria bellezza pittorica e simbolica di un'opera del genere.
Trascorse due ore abbiamo riattraversato la porta spazio-temporale e siamo tornati in classe, arricchiti però di un'esperienza davvero unica e ripetibile. La mostra infatti, intitolata “Nos templa damus, tu sidera pande – stupore e bellezza di fronte alla volta della Cappella Sistina a 500 anni dalla sua inaugurazione”, rimarrà allestita presso la sala della Banca di Credito Cooperativo (via Carcano 5, Treviglio) fino al prossimo 3 febbraio.
Trasformatevi anche voi in curiosi viaggiatori del tempo e fate un tuffo nel passato per riempirvi gli occhi di arte e bellezza!

giovedì 24 gennaio 2013

Una mascotte tutta per noi!

Di recente, discutendo tra di noi in Redazione, è stata molto apprezzata l'idea di dotare l'istituto di una mascotte così come già fatto da altre scuole sul modello dei college americani.
Per questa ragione, abbiamo deciso di condurre un sondaggio all'interno del giornale per individuare "animale" e "nome" che potrebbero rappresentare il nostro istituto. 
Naturalmente, in occasione dell'intervista, è stata anche chiesta una spiegazione alla risposta fornita.
I suggerimenti che hanno avuto il maggior riscontro sono stati i seguenti:
- il pitbull per la sua forza;
- lo squalo perché forte e veloce;
- il leone per la maestosità; 
- il cavallo per l'intelligenza e la rapidità;
- il leopardo perchè astuto ed elegante;
- l'aquila per l'imperiosità;
- il dobermann per la bellezza e l'acume.

Personalmente avremmo optato per l'immagine del leone...
Ma gli altri membri del giornale hanno deciso diversamente e allora, insieme, abbiamo disegnato la NUOVA MASCOTTE DELLA SCUOLA:  


Una volta scelto l'animale, la Redazione si è espressa sul nome e ha scelto a stragrande maggioranza per
CHAMPY!   
  
Non ci resta quindi che accoglire con un caloroso benvenuto Champy e chiedervi cosa ne pensate: è di vostro gradimento? Cosa in particolare vi piace? Cosa invece non vi convince?
Avete altre mascotte da proporci?
A voi la fantasia...  
 


Mirea Elia, Margherita Radaelli

martedì 22 gennaio 2013

Una canzoncina per la testa



Cari utenti,
          non sappiamo voi, ma a noi ultimanente continua a gironzolare per la testa una canzoncina buffa e vivace che da due mesi a questa parte si sente praticamente ovunque!
Un brano che in poco tempo ha invaso internet e si è sparso attraverso cuffie e altoparlanti di tutti i continenti. 
Si tratta di Gangnam Style del rapper sudcoreano Psy.
Anzitutto qualche spiegazione sul nome: il termine Gangnam si riferisce al quartiere più chic di Seoul (capitale dello Stato nonché città natale del cantante) ed è l’equivalente sudcoreano della celebre Berverly Hills.
Il pezzo, appartenente al genere del K-pop (ossia la musica pop coreana), è stato pubblicato lo scorso 15 luglio 2012 e solo a distanza di qualche settimana ha cominciato a scalare le più importanti classifiche internazionali.
Ancora oggi è diffuso dalle radio, trasmesso dalle televisioni e utilizzato come colonna sonora di eventi e manifestazioni. Basti pensare che anche in occasione e dello spettacolo di Santa Lucia del 13 dicembre alunni e professori hanno ballato al ritmo frenetico del Gangnam Style sul palco del teatro Filodrammatici!
Il video della canzone su YouTube è il più visto di ogni tempo e il 21 dicembre è divenuto il primo filmato della storia a raggiungere il MILIARDO di visualizzazioni!
La clip ha inoltre vinto nella categoria Best Video agli MTV EMA 2012 a Francoforte in Germania.
Tra l'agosto e il novembre del 2012 Gangnam Style ha generato una serie di falsh mob in tutto il mondo: in moltissime città di tutto il mondo masse di persone sono scese in modo organizzato in piazza o in altri luoghi pubblici (come centri commerciali, parchi universitari e stazioni metropolitane) a ballare al ritmo del brano. Ad esempio, il 10 novembre 2012 circa 30mila ragazzi a Roma, in Piazza del Popolo, hanno danzato sulle note della musica proveniente dai propri smartphone tramite l'applicazione Music Mob.
Insomma, non rimane che caricare digitare play e cominciare a muovere i bacini al ritmo irresistibile di Eeeeh sexy lady... Oppa Gangnam Style! 

Nicholas Bonizzoni, Elena Codecasa

Percolo scampato!



Adesso che il pericolo è scampato, possiamo raccontarvi con più calma chi sono i Maya e come è nata la leggenda della profezia sulla fine del mondo che fino a poco tempo fa ha tenuto tutti con il fiato sospeso!
Anzitutto qualche informazione sulle origini di questa mitica popolazione pre-colombiana (vale a dire esistente già prima dell'arrivo di Cristoforo Colombo nel 1492).
Si tratta di una civiltà le cui tracce più antiche risalgono alla metà del secondo millennio a.C.
Essa si stabilì nella vasta area dell'America Centrale oggi corrispondente al Messico, più precisamente nelle zone dello Yucatan e del Guatemala. Era una comunità rurale di contadini (la coltura più importante era quella del mais) con una rigida organizzazione gerarchica che passava per i sacerdoti arrivava fino all'imperatore. Le principali città-stato (vale a dire indipendenti dal punto di vista economico e politico) erano Tikàl, Chichèn Itzà e Palenque. La civiltà Maya è la più antica in America. 
I Maya, oltre a grandiose opere architettoniche, svilupparono conoscenze astronomiche grazie alle quali riuscirono a creare un calendario molto.
E ora veniamo alla leggenda: secondo i Maya esistevano cinque ere cosmiche corrispondenti ad altrettante civiltà. Le precedenti quattro ere (dell'acqua, dell’aria, del fuoco, della terra) sarebbero tutte terminate con delle catastrofi naturali (ad esempio la città sommersa di Atlantide). Per contare gli anni utilizzavano stelle e pianeti e divisero il tempo in cicli (ogni ciclo durava 1.872.000 giorni) che cominciavano a partire dalla nascita di Venere. La quinta era veniva fatta risalire al 13 agosto dell'anno 3114 a.C. e, secondo le previsioni, sarebbe dovuta finire con disastrose inondazioni, terremoti e incendi il 21 dicembre 2012 a. C...
Ma, evidentemente, se state leggendo queste righe non è andata così!

Pamela Moleri, Giorgia Fugazzola, Suela Messaggi

martedì 15 gennaio 2013

Dalla polver all'altar



Il 13 novembre 2012 sono stato convocato per la selezione dei giocatori di basket della classe 1999 che avrebbero partecipato al Trofeo delle Regioni che. si è poi effettivamente svolto a Montecatini dal 2 al 6 Gennaio 2013.
Innanzitutto vi vorrei spiegare cos’è nel dettaglio questo torneo: si tratta di una gara a cui partecipano 20 squadre rappresentanti ciascuna una Regione italiana;  ognuna di queste squadre è composta dai migliori 12 giocatori scelti dopo numerosi allenamenti, selezioni e tornei agonistici.
Dopo un periodo di attesa durante il quale il numero dei possibili convocati si riduceva sempre di più, ho sentito mano a mano crescere l’adrenalina dentro di me e insieme a essa la speranza di essere uno dei prescelti.
E così è stato: venerdì 14 dicembre ho ricevuto la notizia tanto desiderata: ero uno dei 12! 
L’allenamento a Boffalora, in provincia di  è stato molto emozionante perché per me ha significato il riconoscimento di tutto il duro lavoro svolto dopo la rottura del legamento crociato avvenuta lo scorso 20 Aprile 2012 durante la partita contro la squadra di Desio.
Questa convocazione ha trasformato in un sol giorno la rabbia e la tristezza  che ho provato nei mesi precedenti in una grande motivazione per proseguire la mia passione sul parquet.
Ricordo la felicità, provata per la prima volta dopo quasi sette mesi di stop forzato, mentre ero in macchina con i miei genitori diretto al luogo dell’allenamento. Ricordo anche la forte emozione avvertita durante la preparazione e, soprattutto, quando è stata scattata la fotografia di gruppo.
A un certo punto è arrivato il giorno della partenza: ci siamo ritrovati tutti a Milano. Sul pullman, a fianco dei compagni di squadra, degli allenatori, dei fisioterapisti, dei massaggiatori e di tutti gli altri membri dello staff tecnico, mi sono quasi sentito un giocatore professionista.
Abbiamo anzitutto disputato un girone di qualificazione insieme a Friuli Venezia Giulia e Marche. Battute entrambe le squadre, abbiamo affrontato in semifinale l’Emilia-Romagna che alla fine ha avuto la meglio. Abbiamo allora giocato la “finalina” (vale a dire la finale per il terzo o il quarto posto) contro la formazione del Lazio, dando vita a una partita molto intensa da parte di tutti i ragazzi.
Per completare questa esperienza già splendida, alla fine del match, mentre stavo andando negli spogliatoi, un personaggio illustre della pallacanestro italiana e mondiale, il mitico Dino Meneghin, mi ha chiamato per complimentarsi e mi ha detto: “Bravo, mi piaci molto come giocatore perché sei grintoso e giochi con il cuore!”.
Le sue parole mi hanno fatto tremare le gambe per la felicità: mi sembrava di vivere un sogno in quel momento! Soprattutto quelle parole mi hanno dato una forte motivazione nel continuare a giocare con gioia, affrontando anche in futuro eventuali ostacoli ne difficioltà.

Alemayehu Bonalumi

Uno spettacolo... tutto magico!

Lo scorso 13 dicembre, in occasione dell'annuale spettacolo di Santa Lucia, gli studenti delle Medie hanno presentato la propria attività laboratoriale alla presenza di genitori, amici e insegnanti.
La prima parte della serata è stata condotta dai ragazzi del laboratorio di Giornalismo. In particolare Filippo Fontana e Andrea Beretta si sono improvvisati conduttori e hanno mostrato al pubblico, Ipad in mano e maxischermo alle spalle, il blog ufficiale dell'istituto (proprio quello su cui vi trovate adesso!). Quindi, con un semplice touch, hanno lanciato un servizio sulla visita al Parco del Serio avvenuta in ottobre.
Sempre sullo stesso tema sono stati poi coinvolti i ragazzi del laboratorio di Scienze che hanno fornito maggiori dettagli dal punto di vista naturalistico.
Infine è stata la volta dei ragazzi del laboratorio di Arte che hanno spiegato come, a partire dalle foglie raccolte al Parco, hanno poi realizzato in classe delle opere creative.
I conduttori hanno allora approfittato della presenza di alcuni alunni di Seconda Media per avere informazioni più dettagliate su un filmato sull'educazione alla salute realizzato con la tecnica dello stop motion da loro preparato nelle ore di Arte.    
Terminata questa fase, i “giornalisti” hanno ceduto il palcoscenico ai ragazzi dei laboratori di Musica e Teatro, protagonisti della rappresentazione “Un pifferaio... quasi magico”, riscuotendo un grande successo come dimostrato dai numerosi applausi.
La serata è proseguita con la consegna dei diplomi agli studenti che pochi mesi prima avevano sostenuto con successo l'esame di Terza Media.
Infine i saluti sulle note natalizie di Last Christmas e il successivo ritrovo al ristorante per concludere il tutto in festosa compagnia.

Andrea Pagno

New Social Network

Rientrati a scuola dopo le vacanze, ci siamo accorti che sempre più studenti si stanno convertendo al mondo del web, grazie anche ad alcuni social network di ultima generazione come Instagram, lanciato sul web da Kevin Systrom e Mike Krieger poco più di due anni fa.

Si tratta di nuova piattaforma di relazioni on line che permette agli utenti, dopo essersi iscritti gratuitamente creando un proprio account, di scattare foto, di modificarle ricorrendo a numerosi e sorprendenti effetti e infine di condividerle con i propri followers (ossia i “seguaci” digitali).
Ecco, ad esempio, il profilo personalizzato su Instagram de Ilfacchettionline.


Accorrete numerosi a visitare i nostri reportage all'indirizzo http://instagram.com/ilfacchettionline

Lorenzo Cavedini, Leonardo Magni

martedì 8 gennaio 2013

Il peso del dovere?

Vi siete mai lamentati delle eccessive ore di scuola? Beh, noi sì...
Abbiamo infatti notato che, al termine delle lezioni, ci sentiamo sempre stanchi e “sovraccarichi” di compiti nonostante le numerose ore trascorse tra i banchi di scuola.
Quanti di voi provano la stessa sensazione?
Oppure è una considerazione solo nostra?
Per sciogliere questo dubbio abbiamo pensato di intervistare una decina dei nostri compagni rivolgendo loro le seguenti domande e ricavando dei grafici a torta:

1)     Ti piace la scuola?



Nel caso della risposta “Dipende”, gli intervistati hanno fatto riferimento alle varie materie o ai diversi argomenti.

2) Secondo te le ore di scuola sono troppe?

3) I compiti sono eccessivi? 

4) I compiti ti permettono di uscire con amici, praticare sport e svolgere altre attività al di fuori della scuola?

Come potete notare, alcuni dei nostri compagni la pensano come noi a proposito delle eccessive ore di scuola!
Ci farebbe piacere sentire anche il vostro parere… sempre che abbiate il tempo di farlo a causa dei compiti! 

Lorenzo Cavedini, Mattia Amadei