mercoledì 30 aprile 2014

Facchogwarts



Sapevate che, in un tempo assai lontano, il nostro istituto era la migliore scuola di stregoneria e magia dell'epoca?

Beh, se non lo sapevate, non preoccupatevi perché… anche noi non lo sapevamo fino pochi giorni fa!

La clamorosa scoperta è avvenuta grazie al ritrovamento di questa vecchia piantina, nascosta chissà da quanti secoli nelle cantine della scuola.

Ecco una sua foto: 
E se nei corridoi della scuola, ancora oggi, a nostra insaputa, vagassero giovani maghetti invisibili ai nostri occhi?


Proveremo a catturare uno di loro e gli faremo qualche domanda sul suo misterioso mondo Vai a sapere che conosce qualche trucco per non studiare e ottenere ugualmente ottimi voti.


Vi terremo aggiornati!!!

Lorenzo&Gabriele

martedì 29 aprile 2014

La terra trema

Cari naviganti,

                                  nei giorni immediatamente precedenti la gita delle Medie i telegiornali avevano dato notizia di uno scisma di scosse sismiche proprio in Umbria, meta del viaggio d’istruzione.                               
Per fortuna poi non è capitato nulla e i nostri ragazzi si sono goduti la piacevole esperienza.
Purtroppo, anche in un recente passato, non è andata sempre così: lo sapevate che nel 1997 ci fu un terremoto in Umbria che distrusse più di 80.000 case?
Se lo ignoravate a causa della giovane età, ora vi racconteremo nel dettaglio quanto avvenuto.
Nello specifico furono coinvolte dal terremoto le zone di Colfiorito, Verchiano, Foligno, Sellano, Nocera Umbra, Assisi, Serravalle di Chienti, Camerino. Risultarono distrutte anche numerose frazioni del comune di Foligno ed altri centri minori, con gravi danni architettonici, soprattutto alle bellezze artistiche.
Ad Assisi, ad esempio, crollò una vela della volta della Basilica superiore di San Francesco.
Una mattina alle 11:45 una scossa più forte delle precedenti uccise 9 persone, tra cui 4 tecnici che stavano ispezionando, appunto, la Basilica di SanFrancesco.  
 In totale si contarono 11 vittime, 100 feriti, 32.000 sfollati.
La terra, a dire il vero, aveva cominciato a tremare da tempo e continuò anche poi.
E lo ha fatto ancora poche settimane fa…

Alessia&Annalisa

sabato 26 aprile 2014

I simboli della Pasqua

La Pasqua è appena trascorsa e molti simboli, a volte sconosciuti a volte equivocati, sono rimasti impressi nei nostri occhi.
Approfondiamone allora il significato:

ULIVO: fin dai tempi più remoti è considerato simbolo di pace. Nella mitologia greca si narra che già la dea Atena lo offrì agli ateniesi in segno di pace dopo aver sconfitto il dio dei mari Poseidone.
Lulivo compare poi in molti racconti biblici: era tra il becco della colomba che ritornò da Noè dopo il diluvio ed era nellOrto del Getsemani dove Gesù si recò a pregare la notte del suo arresto. Ramoscelli di ulivo, inoltre, erano tra le mani della folla festante che osannava Gesù al momento del suo ingresso nella città di Gerusalemme.
Lulivo dunque, oltre a essere simbolo di pace, assume un ruolo fondamentale nel periodo pasquale poiché vuole commemorare lingresso di Cristo a Gerusalemme.
Questo evento viene ricordato e celebrato durante la Domenica delle Palme che cade una settimana prima di Pasqua.
In tale occasione, ai fedeli vengono distribuiti ramoscelli di ulivo (e di palma) come simbolo di pace e in ricordo dellepisodio biblico. È tradizione che, il giorno di Pasqua, la tavola imbandita venga benedetta proprio con questi ramoscelli di ulivo.
AGNELLO: è limmagine di Cristo ed è simbolo di dolcezza, di semplicità, di innocenza, di purezza e di obbedienza. Per tutte queste ragioni l'agnello fu a lungo l'animale sacrificale preferito.
Il Venerdì Santo Gesù prende su di sé i peccati dellumanità e diventa quindi agnello sacrificale per tutti noi.
UOVO: nel Cristianesimo l'uovo è simbolo di vita; molto spesso viene utilizzato come simbolo del Cristo risorto. L'uovo somiglia a un sasso e appare privo di vita, così come il sepolcro di pietra nel quale era stato sepolto Gesù. Dentro l'uovo c'è però una nuova vita pronta a sbocciare da ciò che sembrava morto. In questo modo, l'uovo diventa un simbolo di risurrezione.
COLOMBA: sin dai tempi cristiani la colomba è stato un simbolo di purezza ed innocenza.
Come simbolo di volontà divina è pure citata in alcuni frasi della Bibbia. Inizialmente lanimale venne associato al Battesimo, in seguito anche dello Spirito Santo.
PALME: la simbologia della palma del martirio e, in generale, la palma intesa come simbolo del Cristianesimo si collega allOriente, cioè alla terra dove maggiormente si trova questo albero.
Il suo significato è quello della vittoria, dellascesa, della rinascita e dellimmortalità.
Nella Domenica delle Palme la simbologia rimanda allentrata di Gesù Cristo in Gerusalemme.

Carlotta&Pamela

venerdì 25 aprile 2014

Una meta alternativa


Salve cari lettori,

                 oggi mi è venuto in mente, dopo la gita in Umbria di pensare ad una gita per il prossimo anno.
Ecco avevo pensato alle Hawaii!
Sicuramente molti di voi sanno che si tratta di un insieme di isole sparse in mezzo allOceano Pacifico.
Tuttavia non tutti sono a conoscenza di alcuni dati che sarebbe interessante sapere.
Le isole Hawaii sono un arcipelago vulcanico che geograficamente fa parte dell'Oceania ma politicamente appartiene agli Stati Uniti dAmerica.
Larcipelago comprende l'Isola di Hawaii e altre sette isole principali e molte isole minori e scogli. Dal 21 agosto 1959 le Hawaii costituiscono appunto il 50º Stato degli U.S.A.


STATO
STATI UNITI
CAPOLUOGO
HONOLULU (900 000 ab.)
GOVERNATORE
NEIL ABERCROMBIE (dal 2010)
SUPERFICIE
28 311 Km2
ABITANTI
1392313
DENSITà
49,18 ab./km²
LINGUA
INGLESE
 Ovviamente, delle Hawaii la gente è attirata soprattutto dalle spiagge bianche e dalle acque limpide ma alcuni vulcanologi sono attratti dalla parte dellarcipelago più a sud che ospita un vulcano tuttora attivo.
Anche per la scuola dovrebbe andare bene, anche perché al posto dellInghilterra o di altre mete, si potrebbe comunque imparare qualcosa frequentando luoghi un po più rilassanti
Matteo

Le solite allergie

Siamo ormai entrati nel periodo primaverile e, come ogni anno, per alcuni di noi le allergie iniziano a farsi strada. La Redazione in questo periodo è invasa da zombi che starnutano e inondano l’ufficio di fazzoletti. 
I malanni di questa stagione sono molto fastidiosi perché non esistono dei sintomi specifici ma su ogni persona si manifestano diversamente. Questi fastidi di stagione, inoltre, sono anche delle ottime scuse per non andare a scuola! Anche se, purtroppo, è raro che i nostri genitori ci caschino e ci obbligano lo stesso a preparare lo zaino sostenendo che si tratta di una cosa da niente!
Ci sono degli insegnanti (i cosiddetti “professori carrarmato”) che, nonostante le allergie, vengono a scuola solo per il gusto di “maltrattare” i poveri alunni e sfogare su di loro i fastidi legati all’allergia.
Oltre alle allergie primaverili, gli alunni del Facchetti sono allergici ai libri e allo studio (essendo anche noi  delle studentesse, ne siamo al corrente).
Se siete “affetti” da allergie, speriamo di essere riuscite con questo post a infondervi almeno un po’ di buonumore.

Carlotta&Pamela

La corsa all'oro

Durante le lezioni di Storia abbiamo notato che le grandi guerre e le migrazioni sono dovute soprattutto alla scoperta di risorse rare e preziose. Questo è successo anche nel 1800 con la famosa “corsa all'oro”.
La corsa all'oro californiana fu un periodo della storia americana segnata dall'interesse mondiale per l'oro della Sierra Nevada nella regione centrale della California.
Ebbe inizio il 24 gennaio 1848, quando il pioniere svizzero Johan Suter scoprì un giacimento del prezioso metallo. Sutter era arrivato in America nel 1834 in cerca di fortuna e si era stabilito sulle rive del fiume Sacramento. Ottenne dal governo messicano un permesso per costruire un fortino contro gli statunitensi. Nonostante ciò il territorio venne invaso e Sutter stabilì buoni rapporti con i nuovi padroni. Il filone aurifero venne scoperto mentre stava lavorando alla costruzione di una fabbrica. Sutter tentò di mantenere segreta la notizia, ma questa si diffuse molto rapidamente e migliaia di cercatori accorsero da tutto il mondo. In questo modo nacquero in California le prime città, con l'apertura di banche, officine, saloon. Solo alcuni centri però diventarono insediamenti stabili, molti altri decaddero subito dopo l'esaurimento delle vene aurifere.
Iniziata meno di due anni dopo la proclamazione della Repubblica della California (giugno 1846) e prima che il Messico cedesse la California agli Stati Uniti (febbraio 1848), la corsa all'oro diede il via ad un flusso migratorio di migliaia di uomini in cerca di fortuna. In pochi riuscirono e divennero ricchi. La maggior parte trovava infatti solo l'oro sufficiente al proprio bisogno quotidiano.
La corsa all'oro non si limitò alla California, ma contagiò anche il Canada e l'Alaska.
Convenzionalmente si pone il termine ultimo della corsa all'oro californiana al 1855.
Una ricostruzione a fumetti della vicenda di John Sutter è stata realizzata nel 1996 da Claudio Nizzi e Magnus: “Tex - La valle del terrore”.
Il romanzo "Calico Palace" di Gwen Bristow (1970) è ambientato a San Francisco negli anni della corsa all'oro del 1847.

Nel periodo fu popolare la canzone "Oh! Susanna" di Stephen Foster, pubblicata nel 1848, che divenne quasi un inno per la corsa all'oro.

Gabriele&Lorenzo

martedì 8 aprile 2014

Tg Facchetti

A spasso per Perugia


In occasione della gita scolastica svoltasi lo scorso marzo, ho personalmente  scattato alcune foto ai vari monumenti che abbiamo avuto modo di ammirare a Perugia, capoluogo dellUmbria.


Dopo essere arrivati in pullman ai piedi della collina su cui si erge la città, abbiamo raggiunto il centro storico tramite un sottopassaggio a scale mobili che ci portava nel cuore dellantica rocca paolina poco distante da un ancor più antico arco etrusco.
Da lì ci siamo incamminati per un lungo e ampio viale, corso Vannucci, verso la piazza principale, Piazza IV Novembre, dove abbiamo visitato e ammirato imponenti edifici come il Palazzo dei Priori, affascinati monumenti come la Fontana Maggiore e splendide luoghi sacri come la Cattedrale di San Lorenzo.
Alla fine della visita abbiamo avuto tempo per andare a comprare alcuni acquisti sfiziosi, e quando dico sfiziosi mi riferisco allirresistibile cioccolato made in Italy vero prof Vescia?

Pamela

Serate umbre



SAPEVATE CHE...

...IN GITA CI SIAMO DIVERTITI UN MONDO?!

È vero, è proprio così: nessuno di noi ha sentito la mancanza del divertimento!

Alla fine delle lunghe giornate trascorse in pullman e alle faticose camminate in salita (il prof c’aveva detto che l’Umbria era quasi tutta collinare… ma così tanto!), avevamo il tempo di stare con i nostri amici, andare nelle altre camere e organizzare dei party.

Anche noi della Redazione non siamo stati da meno...

Ci siamo dati alla pazza gioia scattando foto che tra poco pubblicheremo; anche voi che non ci siete stati vedrete tutti i magnifici paesaggi dell'Umbria.


Vi va di sentire nel dettaglio cosa abbiamo combinato?

- Abbiamo fatto talmente tanto rumore che ci hanno chiamate dal piano di sotto per farci stare zitte;

- ad un party da noi organizzato ci siamo presi a cuscinate fino allo sfinimento;

- durante la notte, al posto di dormire, ci mettevamo lo smalto a vicenda su mani e piedi;

- ci hanno “beccate” fuori dalla camera dopo il coprifuoco e per questo ci siamo prese una bella strigliata…

Ok, ok… Ora basta; se stessimo qui a raccontare tutto finiremo tra due mesi (o qualche anno).

Vi eravate accorti di niente, cari prof-guardiani? ;-)

Quattro chiacchiere con...



Giornalista 1: Bentornati a Quattro chiacchiere con...! Oggi vi presenteremo Galileo Galilei, un grande scienziato del XVII secolo che convalidò la teoria eliocentrica, vale a dire quella che sosteneva la centralità del sole rispetto agli altri pianeti. Ah, inoltre è considerato linventore del telescopio.

Giornalista 1: Ecco a voi Galileo Galilei. Salve!

Galileo: Salve anche a lei, conduttore!

Giornalista 1: Incominciamo la puntata con alcune domande. La parola ora la mio collega Chicco.

Giornalista 2: Ok, ehm... Inizierei a chiederle dove è nato e dove è morto?

Galileo: Sono nato a Pisa il 15 febbrario 1564 e sono morto ad Arcetri l'8 gennaio 1642.

Giornalista 1: Di cosa vuole incominciare a parlare?

Galileo: Io partirei dal mio fantastico telescopio.

Giornalista 2: Bene, allora ci spiega perché lo ha inventato?

Galileo: Il telescopio l'ho inventato per studiare e guardare le stelle e i pianeti nello spazio. Più che inventato, a dire il vero ho perfezionato un precedente modello olandese. A partire da quelle osservazioni ho elaborato una teoria.

Giornalista 1: Quale sarebbe?

Galileo: Ho trovato conferma del fatto che la Terra ruoti intorno al sole al contrario di quanto aveva sempre sostenuto la Chiesa, la quale diceva che era il sole a ruotare intorno alla Terra e che questa, quindi, si trovava al centro dell'universo in quanto creata da Dio.
 
Giornalista 2: È stato il primo a scoprire questa teoria o qualcun altro l'ha scoperta prima di lei?

Galileo: No, è stato lastronomo polacco Nicolò Copernico; però io lho approfondita!

Giornalista 1: Bene, molte persone credono che Lei abbia rivoluzionato il metodo per studiare la scienza.

Galileo: Sì, infatti sono stato tra i primi a sostenere che si dovesse partire prima dalle osservazioni e dagli esperimenti e solo poi giungere allelaborazione di teorie.

Giornalista 2: Ma lei ha mai rischiato la vita a causa delle sue idee?

Galileo: Diciamo che ci sono andato molto vicino a causa dellopposizione della Chiesa.

Giornalista 1: E tutto ciò perché era ritenuto pericoloso?

Galileo: Esatto, infatti ora voglio scrivere un libro sulla mia vita.

Giornalisti: Bene, non vediamo di leggerlo. Grazie e arrivederci. Nella prossima puntata intervisteremo uno dei padri della nostra patria, Giuseppe Garibaldi.

Galileo: Grazie a voi, adesso torno nella mia tomba.

Chicco e Stefano

martedì 1 aprile 2014

Tg Facchetti

Braccialetti rossi



Nelle ultime settimane ogni lunedì era tutto un parlottare sulla puntata di “Braccialetti rossi” della sera prima.

Ogni gruppetto di ragazzi esprimeva le proprie preferenze su personaggi e vicende al centro di questa serie televisiva andata in onda lo scorso febbraio.

La serie racconta le vicende di alcuni adolescenti (Leo, Vale, Cris, Davide, Toni e Rocco) ricoverati in ospedale per motivi diversi e che piano piano fanno amicizia tra loro. Leo, dal carattere solare, regala agli altri dei braccialetti, appunto quelli rossi tipici delle operazioni, identificativi per tutto il gruppo.  
 Il narratore è Rocco, un ragazzino di 11 anni in coma da otto mesi a causa di un impatto forte con l'acqua dopo essersi buttato dalla piattaforma più alta di una piscina pubblica.

Racconta anzitutto di Leo, un ragazzo diciassettenne a cui, a causa di un tumore, è stata amputata una gamba. Un giorno in ospedale entra anche Vale, un ragazzo timido e riservato, destinato a essere il compagno di stanza di Leo; anche a lui come a Leo devono amputare una gamba a causa del tumore che ha alla tibia.

C'è un nuovo compagno di stanza anche per Rocco: Davide, un ragazzino di quattordici anni che si trova lì perché svenuto durante una partita di calcio. Davide è un bulletto testardo e scontroso, ma che dopo rivela il suo lato buono e affettuoso. Arriva anche un altro ragazzino, Tony, che ha avuto un incidente in moto mentre la provava di nascosto.

Nel frattempo Leo, dopo aver fatto amicizia con Vale, conosce Cris, una ragazza di diciassette anni che soffre di anoressia.

Un giorno Leo e Vale vengono scoperti mentre spiano Cris, di cui Vale s'innamora a prima vista. Le propongono una festa per l'addio alla gamba di Vale e lei accetta. La sera Cris va in camera del ragazzo dove fanno l'ultimo ballo.

Vale sopravvive all'operazione, mentre Davide muore durante un intervento al cuore.

Nell'ultima puntata tutti i ragazzi lasciano l'ospedale tranne Leo e Rocco, risvegliatosi infine dal coma. Vale, Tony e Cris vengono dichiarati guariti, mentre tra Leo e la ragazza sboccia l'amore.

Questa serie tratta dalla storia di Albert Espinosa, ci ha fatto capire che, anche se si è malati, non vuol dire che il destino è quello di stare tutto il giorno nel letto, ma è possibile affrontare la malattia senza paura di fare ciò che si vuole fare.

Abbiamo inoltre capito che, dopotutto, c'è sempre una speranza.

Pamela&Carlotta

Oh my blog!



Salve cari lettori, 

                   oggi vi volevo parlare di un blog creato qui a scuola a marzo dellanno scorso.
No, non è il nostro; anche se di pochi mesi, Faceschool è ifatti più vecchio del blog di cui vi parlerà adesso: Oh my blog! (questo è il suo nome).

 Anzitutto coinvolge i ragazzi delle classi Prima e Seconda Liceo.
Finora non labbiamo menzionato sulle nostre pagine perché, essendo più giovane, non abbiamo voluto fare commenti su un blog con pochi post caricati.
Dal punto di vista grafico ha un’impaginazione meno colorata e più “neutra”.
Tratta di argomenti che succedono perlopiù a scuola (lezioni, incontri, esperienze didattiche) o tra adolescenti (discussioni, problematiche, confronti).
Numerosi sono infatti i commenti che accompagnano gli articoli più coinvolgenti e riflessivi.
Per fare un esempio, lultimo post ha affrontato il tema della legalità e della cittadinanza a seguito dellincontro avuto da quelle classi con il Commissario della Polizia di Treviglio. Tra quelle righe si accennava alla rischiosità della droga e della pericolosità dei social network.
Non mi resta che invitarvi ad andarlo a visitare all’indirizzo: http://www.blogghetti98.blogspot.it/.

Matteo

4 chiacchiere con...



Bentornati a una nuova puntata della rubrica “Quattro chiacchiere con…”.

Oggi è il turno di MAOMETTO, profeta della religione islamica e allo stesso tempo grande leader militare e politico.



Giornalista: Buongiorno signor Maometto.



Maometto: Buongiorno a voi.



Giornalista: Di dove è originario?



Maometto: Sono nato a La Mecca in Arabia Saudita. Credo ne abbiate sentito parlare data l’importanza religiosa…



Giornalista: Certamente. Ci dica qualcosa di lei…



Maometto: Sono stato il fondatore e il profeta dell'Islam, uno dei tre grandi monoteismi insieme a Ebraismo e Cristianesimo.                



Giornalista: Che vita faceva prima di iniziare la predicazione?



Maometto: Ho condotto per 40 anni una vita da onesto e abile commerciante.



Giornalista: Quando ha cominciato la predicazione?



Maometto: Esattamente nel 613.



Giornalista: Ci può parlare della sua famiglia?



Maometto: Molto e volentieri: mia madre si chiamava Amina Bint Wahb e mio padre 'Abd Allāh. Io ho avuto 12 mogli.



Giornalista: Circolano leggende sulla sua nascita. Ci potrebbe fornire maggiori dettagli?



Maometto: Sono nato in un giorno imprecisato. Inoltre, secondo la tradizione, la mia venuta al mondo è stata segnata da eventi straordinari e miracolosi.



Giornalista: E cosa ci dice della sua morte?



Maometto: Sono morto a Medina lunedì 13 rabī dell anno 11 dell’Egira (anno della mia fuga da La Mecca), equivalente al vostro 8 giugno del 632 d.C.



Giornalista: Fuga?



Maometto: Eh già… la mia predicazione in favore di Allah non era ben accolta dai vecchie mercanti della città; così me ne dovetti andare. Ma ci tornai una decina d’anni dopo a riprendermela con la forza grazie al mio esercito di sudditi-fedeli.



Giornalista: Bene, una fotografia finale prima di lasciarci…



Maometto: Assolutamente no! Non sapete che è vietato rappresentare il mio volto !?!



Giornalista: Ops… Allora ci scusi tanto e…  arrivederci.



Maometto: Arrivederci. 
Mattia&Sara