martedì 7 maggio 2013

Acqua Sacra


Cari navigatori,

                      
             abbiamo ormai capito l’importanza  dell’acqua sotto numerosi punti di vista: biologico per la sopravvivenza, geografico per l’equilibrio degli ecosistemi, commerciale per il trasporto di persone e merci, storico in quanto confine naturale o scenario di battaglie.

In questo post vogliamo parlarvi dell’importanza dell’acqua dal punto di vista religioso.

Quasi tutte le religioni del pianeta hanno infatti a che fare con l’acqua e tutte associano all’acqua un significato di purificazione.  

Nel Cristianesimo, ad esempio, l’acqua compare sin dal sacramento del Battesimo, dal momento che il bambino viene bagnato sulla testa con l’acqua che in precedenza il prete aveva benedetto e viene così accolto ufficialmente nella comunità dei fedeli.

L’Islamismo è invece convito che l’acqua sia fonte di vita e si dice che è proprio con l’acqua che Allah ha creato l’uomo.

Nel più antico dei monoteismi, vale a dire l’Ebraismo, si afferma che “Ein maim el ha Toràh”: “Non c’è acqua che non sia Toràh”, dove la Toràh è la pergamena contenente la parola di Dio.

Anche per le religioni orientali (Buddhismo, Induismo, Confucianesimo) l’acqua ha un valore di pulizia interiore e liberazione.

Ci sono poi dei fiumi che in giro per il mondo svolgono tutt’oggi un importante funzione sacra.

Si pensi al Giordano in Palestina per il Cristianesimo, dove Gesù all’età di 30 anni ricevette il Battesimo dalle mani di Giovanni il Battista, o al Gange per il credo induista, nelle cui acque ogni anno milioni di fedeli si immergono nella speranza di guarire dai dolori del fisico e dell’anima.    

Matteo Forcati, Nicholas Bonizzoni

1 commento: