mercoledì 14 novembre 2012

Una data da ricordare!

In occasione del prolungato ponte di Ognissanti il prof ci ha suggerito di sfruttare l’occasione per celebrare la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate. A quel punto la maggior parte di noi ha spalancato la bocca e chiesto “Giornata di cosa, scusi?”. Il prof ha lasciato a noi il compito di svelare il mistero e, dopo una breve ricerca su Internet, abbiamo scoperto che il 4 novembre si festeggiano le Forze Armate d’Italia protagoniste del completamento dell’Unità del Paese al termine della Prima Guerra Mondiale (all’epoca mancava ancora il Trentino in mano agli Austriaci). In quella data avviene a Roma, da parte delle più alte cariche dello Stato (Presidente della Repubblica, Presidenti del Consiglio, ministri), l’omaggio al Monumento Nazionale a Vittorio Emanuele II (il Vittoriano) con la deposizione di una corona di fiori alla tomba del Milite Ignoto (un soldato di cui non si conoscono le generalità e per questo rappresentativo di tutti i soldati morti in battaglia). Altri luoghi importanti visitati nell’occasione sono il Sacrario diRe di Puglia in provincia di Gorizia (dove sono custodite le salme di 100.000 caduti nella guerra del 1915-1918) o Vittorio Veneto (località in cui si è svolta la Grande Guerra fra l’esercito italiano e quello austro-ungarico). In tutta Italia, presso monumenti e cimiteri, hanno luogo contemporaneamente cerimonie in memoria dei caduti di tutte le guerre. Sempre in quest’occasione è tradizione da parte del Capo dello Stato e del Ministro della Difesa inviare all'esercito un messaggio di auguri e di riconoscenza a nome del Paese.  
Questa festa fu una vera e propria giornata di “vacanza” (dal lavoro e dalla scuola) fino al 1977. In seguito, a causa di una riforma del calendario delle festività nazionali introdotta per ragioni economiche allo scopo di aumentare il numero di giorni lavorativi, è stata resa “festa mobile”, vale a dire fissata convenzionalmente la prima domenica di novembre. Speriamo con questo post di aver contribuito a diffondere tra i compagni il ricordo di un’importante ricorrenza del nostro Paese spesso dimenticata o ignorata.  

Andrea Beretta, Nicholas Bonizzoni 

1 commento: