In occasione della visita alla Cattedrale di Salisbury gli
studenti di 2^ Media hanno potuto vedere da vicino un’importantissima fonte
storica studiata qualche giorno prima sulle pagine del manuale: la Magna Carta.
Dietro una teca era infatti possibile osservare una copia della Magna Charta
Libertatum, ossia del documento in latino emanato dal re d’Inghilterra
Giovanni Senzaterra nel 1215 per tenere a bada i baroni del Regno, suoi
feudatari ma allo stesso tempo pericolose minacce per la stabilità del trono.
Era infatti l’epoca della Guerra dei Cent’anni contro la Francia e al re
servivano le ricchezze dei nobili inglesi per poter continuare l’interminabile
conflitto. Quindi, allo scopo di ottenerne il sostegno, il sovrano concedeva ai
vassalli una serie di diritti mai riconosciuti in precedenza (divieto di
imporre nuove tasse senza essersi prima consultato, garanzia di non poter
essere imprigionati senza regolare processo, proporzionalità della pena
rispetto al reato), riducendo di fatto per la prima volta nella Storia il
potere di influenza del monarca sui sudditi.
Ecco a seguire un frammento di tale prezioso documento;
«Giovanni, per grazia di Dio,
re d'Inghilterra, signore d'Irlanda, duca di Normandia e di Aquitania e conte
di Angiò, agli arcivescovi, abati, conti, baroni, funzionari della foresta,
sceriffi, giudici, intendenti, servitori ed a tutti i balivi e fedeli sudditi,
salute. [...] Abbiamo anche concesso a tutti gli uomini liberi del nostro regno,
per noi ed i nostri eredi di sempre, tutte le libertà sottoscritte, che essi ed
i loro eredi ricevano e conservino, da noi e dai nostri eredi».
Filippo Fontana
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