martedì 13 novembre 2012

La Grande Carta delle Libertà


In occasione della visita alla Cattedrale di Salisbury gli studenti di 2^ Media hanno potuto vedere da vicino un’importantissima fonte storica studiata qualche giorno prima sulle pagine del manuale: la Magna Carta. Dietro una teca era infatti possibile osservare una copia della Magna Charta Libertatum, ossia del documento in latino emanato dal re d’Inghilterra Giovanni Senzaterra nel 1215 per tenere a bada i baroni del Regno, suoi feudatari ma allo stesso tempo pericolose minacce per la stabilità del trono. Era infatti l’epoca della Guerra dei Cent’anni contro la Francia e al re servivano le ricchezze dei nobili inglesi per poter continuare l’interminabile conflitto. Quindi, allo scopo di ottenerne il sostegno, il sovrano concedeva ai vassalli una serie di diritti mai riconosciuti in precedenza (divieto di imporre nuove tasse senza essersi prima consultato, garanzia di non poter essere imprigionati senza regolare processo, proporzionalità della pena rispetto al reato), riducendo di fatto per la prima volta nella Storia il potere di influenza del monarca sui sudditi.
Ecco a seguire un frammento di tale prezioso documento;

«Giovanni, per grazia di Dio, re d'Inghilterra, signore d'Irlanda, duca di Normandia e di Aquitania e conte di Angiò, agli arcivescovi, abati, conti, baroni, funzionari della foresta, sceriffi, giudici, intendenti, servitori ed a tutti i balivi e fedeli sudditi, salute. [...] Abbiamo anche concesso a tutti gli uomini liberi del nostro regno, per noi ed i nostri eredi di sempre, tutte le libertà sottoscritte, che essi ed i loro eredi ricevano e conservino, da noi e dai nostri eredi».
Filippo Fontana

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