mercoledì 1 aprile 2015

Villa Litta

Buongiorno cari lettori, in questo articolo vi presenterò una villa dove si può trascorre una giornata indimenticabile: villa Litta.

Storia:

Villa LITTA è stata posseduta da tre ereditari.
Ideatore dell'intero complesso fu Pirro I Visconti che verso il 1585 decise di cambiare funzione al suo possedimento di Lainate, fino ad allora destinato all'agricoltura.
Durante i lavori di sistemazione architettonica del palazzo, Pirro I impostò il giardino e fece costruire il Ninfeo. Questo edificio di frescura (il ninfeo),può essere considerato uno degli esempi più importanti dell'Italia settentrionale per la varietà dei giochi d'acqua.
Il marchese Pompeo Litta ereditò la Villa nel 1750 ed effettuò enormi lavori di riqualificazione, creando quinte e fondali e costruendo la facciata del Ninfeo.
Ebbe allora inizio il periodo di massimo splendore della villa. La parte nord-ovest della tenuta venne trasformata in giardino all'inglese ed ebbero grande sviluppo le sperimentazioni in serra. Nel 1866 la villa venne ceduta al Demanio dello Stato.
Il complesso monumentale venne acquistato nel 1932 da Alberto Toselli, il quale compì alcuni restauri e riattivò i giochi d'acqua.
La seconda guerra mondiale segnò il decadimento totale della Villa, sino al 1971 quando venne acquistata dall'Amministrazione Comunale di Lainate.

Il parco:
la zona del giardino, di circa tre ettari, era probabilmente in origine suddivisa in quattro parti verdi composte da piante di agrumi in vaso.
Il suo ampliamento si compì su due assi principali dove vennero eseguiti ingenti ed onerosi lavori strutturali: vi si trovano infatti  le fontane di Galatea e di Nettuno, le serre e l'intero impianto di irrigazione per il mantenimento del verde e dei giochi d'acqua.
Nel XVIII secolo nacque invece la "carpinata", una nuova interpretazione del classico siepone:  costituito da due file di alberi con i rami intrecciati e risistemati volta per volta, forma un lungo percorso a U,. Siepi di carpini e di bosso formavano inoltre un labirinto, ormai scomparso.

I giochi d'acqua:
la cosa più incantevole di questa villa sono i giochi d'acqua che si trovano nel Ninfeo e servivano per l'accoglienza e il divertimento degli ospiti.
L'impianto idraulico, merito dell'ingegnere militare Agostino Ramelli, era innovativo pe l'epoca in quanto utilizzava la meccanica di un pozzo e non la forza idraulica di un torrente, come accadeva invece nei classici "edifici di frescura".


Spero di avervi incuriosito abbastanza da invogliarvi a programmare una visita a questa meravigliosa villa,
al prossimo articolo!


Ludo il Tigherino



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