martedì 25 marzo 2014

Mistero al Facchetti



Era l'inizio degli anni Sessanta, e come ogni giorno l'Istituto Facchetti apriva il suo portone all’ingresso degli studenti.

Le lezioni erano cominciate e Clorinda, un'alunna di Seconda Media mediamente brava, guardava fuori dalla finestra durante la lezione di Storia.

Ad un certo punto vide nel chiostro del cortile un signore che aveva sulle spalle un borsone molto ingombrante. Lì per lì non pensò a quello che c'era dentro.

Quando tornò a casa accese la televisione e sentì al Telegiornale la notizia di una donna scomparsa a Treviglio. L’annunciatore riferiva che la donna si chiamava Miriam, una ragazza di vent’anni sposata con Massimo, anch'egli scomparso.
Il giorno dopo Clorinda tornò a scuola senza già più ricordarsi di quanto successo il giorno prima, quando, all’improvviso, sentì un lamento in Aula Magna e vide un'ombra oscura che scappava…

Preparando le valigie



Ogni anno, in ogni scuola, si fanno delle gite (quelle che i professori si intestardiscono a chiamare viaggi distruzione).
Si tratta del momento più atteso da ogni alunno perché è l’occasione per divertirsi con gli amici, scoprire nuove realtà  interessanti e conoscere meglio alcuni compagni.
Quest'anno noi del Facchetti (Prima e Seconda Media e ultime classi delle elementari) andremo in Umbria, più precisamente sulle orme di San Francesco, vale a dire a Perugia, Todi, Assisi e Gubbio.
Cammin facendo, parleremo sul pullman di alcune importanti città che incontreremo lungo il tragitto: Bologna, Firenze e la località di La Verna, luogo in cui il santo ricevette le stigmate.
Beh, noi pensiamo che in effetti la parte "migliore" della gita sia proprio quella passata sul pullman, perché è il momento in cui noi ragazzi stiamo un po' di tempo insieme, ridendo e scherzando, ma soprattutto chiacchierando delle avventure che ci succedono normalmente a scuola e fuori casa.
Una volta arrivati a destinazione, ci fermeremo per 3 giorni e 2 notti.
Ad Assisi visiteremo tutti i luoghi di San Francesco, con particolare riguardo per la basilica contenente gli affreschi di Giotto.
A Perugia, capoluogo di regione, approfondiremo i monumenti più importanti e a Gubbio e Todi alcuni luoghi sempre legati alla figura di San Francesco.
La speranza è quella di tornare  più arricchiti nella cultura e nello spirito.

Pamela&Carlotta

sabato 22 marzo 2014

Convegno Scuola&digitale



Siete curiosi di conoscere la storia di questa scuola tecnologica?

Vi invitiamo allora a partecipare al convegno "Scuola e tecnologie - lo stato dell'arte" che si terrà domenica 23 marzo presso l'ARISTON MULTISALA di TREVIGLIO.




La giornata si aprirà alle ore 9.45 con il saluto delle figure istituzionali presenti. 
A seguire, l’intervento sulle scuole digitali da parte della dott.ssa Bardi, referente scientifico del Progetto scuola digitale Lombardia.

Subito dopo il presidente dell'ANINSEI Lombardia, Giulio Massa, cercherà di rispondere alla domanda: la scuola sta diventando social?

Alle 10.45 è previsto l'intervento del sindaco di Treviglio, Giuseppe Pezzoni, che affronterà l'argomento Più cittadini più digitali, cui farà seguito quello degli alunni e degli insegnanti delle classi II e IV Liceo Scientifico e Linguistico del nostro Istituto a proposito delle loro esperienze di didattica digitale.

Verso le 11.45 avverrà la riflessione pedagogica da parte della dott.ssa Maria Paola Gusmini, seguita subito dopo da una discussione con Giuseppe Facchetti sull'eterna questione del rapporto scuola-lavoro, secondo i modelli della Scuola pubblica e di quella privata.

Prima della chiusura, il presidente degli ex-alunni, Lele Tosetti, presenterà la sua esperienza in merito alla crescita intellettuale e umana tra le pareti dell'Istituto Facchetti.

La giornata si concluderà alle 12.45 circa con il saluto di Giorgio Zordan e un pensiero in memoria di Ferruccio Gusmini.

Vi aspettiamo numerosi!!!!!!!!

martedì 18 marzo 2014

Aspettando l'Expo



Cari naviganti,



              oggi vi parlerò di un evento ormai sulla bocca di tutti: l'Expo che avrà luogo a Milano tra il 1º maggio e il 31 ottobre 2015.

Anzitutto che cos’è l’Expo: si tratta di un evento internazionale che si riferisce generalmente ad un’esposizione di natura non commerciale (da non considerare come fiera) caratterizzata da un tema specifico.

Nel caso dell’Italia l’evento è stato  promosso dal Governo Italiano, dalla Regione Lombardia, dalla Provincia di Milano, dal Comune di Milano e dalla Camera di Commercio di Milano.
Il tema proposto è “Nutrire il pianeta, energia per la vita”, vale a dire tutto ciò che riguarda l'alimentazione: dal problema della mancanza di cibo per alcune zone del mondo a quello dell'educazione alimentare.

Lo scopo principale è quello di sostenere il diritto ad una alimentazione sana, sicura e sufficiente per tutti gli abitanti della Terra. 

Saranno chiamate in causa le tecnologie, l'innovazione, la cultura, le tradizioni e la creatività; vale a dire tutto quello che serve per realizzare una comunicazione efficace e vincente.


Saranno coinvolti molti Paesi dell'Europa, dell’America, dell’Asia, dell’ Africa e dell’Oceania; insomma di tutti i continenti . In questo grande progetto una ditta di Milano, la Alpiq dove lavora mio papà, dovrà costruire i teloni all’interno dei quali saranno posizionati tutti i visitatori.

Una ragione in più per andarci insieme a mio papà. 

Stefano

Ciak... si girava!



L'altro giorno, in occasione della lezione di Storia sul feudalesimo, il prof ci ha mostrato alcune scene tratte da film storici sull’argomento.
Ció ci ha ispirato e per questa ragione abbiamo effettuato una piccola ricerca sulla storia del cinema.
L'invenzione della pellicola cinematografica risale al 1885 ad opera di George Eastman, mentre la prima ripresa è attribuita a Roundhay Garden Scene, durata 2 secondi, nel 14 ottobre 1888.
La cinematografia intesa come la proiezione in sala di una pellicola stampata di fronte ad un pubblico pagante è nata invece il 28 dicembre 1895 grazie ad un'invenzione dei fratelli Louis e Auguste Lumière, i quali mostrarono per la prima volta al pubblico del Gran Cafè del Boulevard des Capucines a Parigi un apparecchio da loro ideato chiamato cinématographe.
 
Questo apparecchio proiettava su uno schermo bianco una sequenza di immagini, impresse su una pellicola stampata con un processo fotografico, in modo da creare l'effetto del movimento.
Thomas Edison nel 1889 realizzò una cinepresa (Kinetograph) ed una macchina da visione (Kinetoscopio): la prima era destinata a scattare in successione una serie di fotografie su una pellicola; la seconda consentiva ad un solo spettatore per volta di osservare l'alternanza delle immagini impresse sulla pellicola. 
 Ai fratelli Lumière si deve comunque l'idea di proiettare la pellicola, così da consentire la visione dello spettacolo ad una moltitudine di spettatori.
I due fratelli però non capirono il potenziale del marchingegno da loro inventato e non gli diedero l'importanza dovuta, tanto che si rifiutarono di metterlo in vendita. Ciò determinò la nascita di molte imitazioni.
Nello stesso periodo Edison iniziò negli Stati Uniti una battaglia giudiziaria per impedire l'uso sul territorio americano degli apparecchi francesi. Dopo circa 500 cause in tribunale il mercato venne comunque liberalizzato.
Nel 1900 i fratelli Lumière cedettero i diritti di sfruttamento della loro invenzione a Charles Pathé. Il cinematografo si diffuse così in Europa e poi nel resto del mondo.
Nel frattempo il cinema registrò alcuni clamorosi successi: per esempio “Assalto al treno” (1903) dell'americano Edwin Porter e il “Viaggio nella luna” (1902) del francese Georges Méliès, padre del cinema di finzione, che ebbe un successo planetario. 
Vennero sperimentati i primi effetti speciali "cinematografici", cioè i trucchi di montaggio (personaggi e cose che apparivano e sparivano), le sovrimpressioni (ripreso dalla fotografia), lo scatto singolo (per animare i semplici oggetti) e altri trucchi del mestiere. Uscirono inoltre le prime tecniche del linguaggio cinematografico: la soggettiva, il montaggio lineare, il raccordo sull'asse, i movimenti di camera.
Non ci resta che augurarvi... buona visione!    

Gabriele&Lorenzo 

Sulle orme di San Francesco



Ogni anno, in ogni scuola, si fanno delle gite (quelle che i professori si intestardiscono a chiamare viaggi distruzione).
Si tratta del momento più atteso da ogni alunno perché è l’occasione per divertirsi con gli amici,  scoprire nuove cose interessanti e conoscere meglio alcuni compagni.
Quest'anno noi del Facchetti (Prima e Seconda Media e ultime classi delle elementari) andremo in Umbria, più precisamente sulle orme di San Francesco, vale a dire a Perugia, Todi, Assisi e Gubbio.
Cammin facendo, parleremo sul pullman di alcune importanti città che incontreremo lungo il tragitto: Firenze, Bologna e la località di La Verna, luogo in cui il santo ricevette le stigmate.
Beh, noi pensiamo che in effetti la parte "migliore" della gita sia proprio quella passata sul pullman, perché è il momento in cui noi ragazzi stiamo un po' di tempo insieme, ridendo e scherzando, ma soprattutto chiacchierando delle avventure che ci succedono normalmente a scuola e fuori casa.
Una volta arrivati a destinazione, ci fermeremo per 3 giorni e 2 notti.
Ad Assisi visiteremo tutti i luoghi di San Francesco, con particolare riguardo per la basilica contenente gli affreschi di Giotto.
A Perugia, capoluogo di regione, approfondiremo i monumenti più importanti e a Gubbio alcuni luoghi sempre legati alla figura di San Francesco (non perdetevi le foto che caricheremo dopo esser tornati dalla gita).
La speranza è quella di tornare  più arricchiti nella cultura e nello spirito. 


Pamela&Carlotta

Tg Facchetti

mercoledì 12 marzo 2014

Piccoli registi crescono



Ciao a tutti,

                sono il direttore della fotografia del Tg Facchetti e vi voglio parlare dell'applicazione per iPad chiamata iMovie (tanto per intenderci, l'app che usiamo per montare il tg).

Si tratta anzitutto di unapp disponibile su iPhone o iPad grazie alla quale è possibile elaborare in breve tempo video appena girati.
In particolare con iMovie si ha la possibilità di:

-    CREARE UN TRAILER contenente foto e video. È inoltre possibile sbizzarrirsi mettendo gli sfondi preferiti sui video realizzati;

-    CREARE UN FILM con tanto di trama, personaggi, scenografia e musiche.

Allora non mi resta che dirvi di mettervi comodi e augurarvi BUONA VISIONE!

Federico

martedì 11 marzo 2014

Parole ai giovani!

Oggi inauguriamo una nuova rubrica dedicata al "linguaggio" tipico di noi ragazzi.
In altre parole, noi giovani vi aiuteremo ad aggiornare il vostro vocabolario di "Giovani-Adulti" che rischiano di non capire nulla delle nostre chiacchierate!
Inizieremo con qualche termine:

Tanta roba = termine adolescenziale usato per indicare che l'aspetto esteriore di un oggetto o di una persona è "forte". Un tempo si sarebbe detto "ganzo".

Forte = parola che si riferisce a qualcosa che piace molto, qualcosa che è alla moda.

Trank = termine che si utilizza per calmare una persona agitata.




Raga = abbreviazione di "ragazzi"

Non c'avete capito nulla?
Ecco a seguire un esempio dialogato:

A:  “Hai visto il mio nuovo cappello? È troppo forte
B:  “Ma va là... E tu hai visto il mio nuovo cappotto di pelle? È tanta roba!
A:  “Non è vero: il mio è forte, il tuo no!”
B:  “Sei solo invidioso!”
C:  “Ma state trank raga!”

Alessia&Annalisa

Al bando il bullismo!



Caro navigante,

                 in questo post parleremo di eventi spiacevoli che succedono sempre di più in molte scuole e che rientrano nella categoria degli atti di bullismo. 
Per bullismo si intende un comportamento discriminatorio nei confronti di una persona ritenuta per un qualsiasi motivo debole e “inferiore”.
Oggi le vittime del bullismo sono considerate vittime a tutti gli effetti di un reato e hanno perciò diritto di essere risarcite.
Poco tempo fa c’è stato un episodio di bullismo tra due ragazze fuori da scuola a causa di un ragazzo conteso (come approfondito anche dal programma televisivo “Le Iene”).
In particolare, nell’occasione i compagni della vittima non facevano niente per difenderla, ma si limitavano a guardare, filmavano e incitavano la “bulla” a picchiare sempre di più.
Molti di questi episodi nascono soprattutto su social network come Facebook e Ask.
Riteniamo che i prepotenti vadano lasciati perdere e affidati alle autorità competenti nel caso insistano nel loro atteggiamento aggressivo.
Conoscete Facebook ma non sapete cosa sia Ask?
Nessun problema: andate a rileggervi il post sotto riportato.

Matteo&Chicco

Assassino on line


Navigando nel web alla ricerca di nuovi scoop da pubblicare sul blog abbiamo trovato diverse notizie sul programma di nome "ASK" e abbiamo anche scoperto che proprio quel programma è stato protagonista di recenti nonché spiecevoli fatti di cronaca.

Per chi non lo sapesse, ASK è un programma del web su cui i giovani scrivono le loro domande e le cose che vorrebbero sapere.

Inizialmente questo programma era nato con buone intenzioni: mettere in contatto i giovani attraverso il meccanismo della domanda-risposta.
Col tempo però è diventato un "pericolo on-line poichè alcuni adolescenti non sono in grado di astenersi dalla critica e dallo scherzo. I "cyber-bulli", infatti, prendono in giro senza limiti ricorrendo all'anonimato.
Dicono che ASK uccida, come se un oggetto informatico mirasse alla sensibilità delle persone e le portasse a pensare male della propria esistenza.
Si sono registrati, soprattutto tra i giovani, moltissimi casi di suicidio a causa di giudizi pesanti on-line che hanno spinto le vittime e gesti estremi.
Ad esempio un mese fa Nadia, quattordicenne di Cittadella, ha deciso di farla finita perchè stanca degli insulti e delle critiche a lei rivolte sui social network.
Il fatto che il software sia senza nomi reali e senza un costante controllo porta alla difficoltà di rintracciare e punire chi si comporta in modo sbagliato. È infatti per questo motivo che le autorità competenti sono in ritardo rispetto alla gravità del fenomeno.
L'unico modo per non subire insulti è non iscriversi al social.
Tanti utenti si iscrivono senza controllare gli avvertimenti sulla sicurezza dei dati personali e questo li porta a non saper che cosa fare quando subiscono aggressioni informatiche.
A quel punto alcune delle vittime sanno reagire mentre altre finiscono col subire, specialmente a livello psicologico.
Se prossimamente non verranno prese delle decisioni a proposito di ASK, questa specie di ring digitale dove darsele di santa ragione resterà ancora in rete e continuerà la propria attività, che piaccia o meno.

Gabriele&Lorenzo