venerdì 3 gennaio 2014

Non aprite quella porta 3



...dalla scuola uscirono gli altri professori trasformati in orribili creature dai tratti serpentini, pari a delle lucertole. Le loro zanne scintillavano alla luce della luna. Colava sangue scarlatto dai loro artigli somiglianti a sciabole. Senza alcun preavviso iniziarono a correre su quattro zampe. Assetati di sangue, cercavano vittime per le oscure vie di Treviglio, ma, con loro immenso dispiacere, non trovarono nessuno. Così sfogarono la loro rabbia su una piccola edicola, distruggendola a poderosi colpi di coda.

Uno di loro, il più grande, si alzò sulle zampe posteriori e fece un verso a metà tra un ruggito e un acutissimo grido, che fece tremare la Terra e infranse i vetri di tutta la città comprese finestre, vetrine e finestrini di automobili, facendo scattare anche l'allarme di quest’ultime.

Finito l'urlo, e ci volle un pó, seguì il silenzio più totale: per alcuni minuti non si sentì alcun rumore… Poi uno zampettio veloce invase l'insolito silenzio della città. Occhi giallo brillanti scintillavano nell'ombra.



Migliaia di altri mostri si diressero verso il lucertolone che aveva gridato, piegandosi in un goffo inchino che, normalmente, avrebbe fatto ridere, ma date le circostanze...

Allora quello che pareva essere il capo inizió a parlare in uno strano linguaggio sibilante. Gli altri mostri annuirono e partirono a correre e devastare Treviglio e, a seguire, i paesi vicini.

Così inizio la la loro invasione, fino a quando…

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