martedì 11 marzo 2014

Parole ai giovani!

Oggi inauguriamo una nuova rubrica dedicata al "linguaggio" tipico di noi ragazzi.
In altre parole, noi giovani vi aiuteremo ad aggiornare il vostro vocabolario di "Giovani-Adulti" che rischiano di non capire nulla delle nostre chiacchierate!
Inizieremo con qualche termine:

Tanta roba = termine adolescenziale usato per indicare che l'aspetto esteriore di un oggetto o di una persona è "forte". Un tempo si sarebbe detto "ganzo".

Forte = parola che si riferisce a qualcosa che piace molto, qualcosa che è alla moda.

Trank = termine che si utilizza per calmare una persona agitata.




Raga = abbreviazione di "ragazzi"

Non c'avete capito nulla?
Ecco a seguire un esempio dialogato:

A:  “Hai visto il mio nuovo cappello? È troppo forte
B:  “Ma va là... E tu hai visto il mio nuovo cappotto di pelle? È tanta roba!
A:  “Non è vero: il mio è forte, il tuo no!”
B:  “Sei solo invidioso!”
C:  “Ma state trank raga!”

Alessia&Annalisa

Al bando il bullismo!



Caro navigante,

                 in questo post parleremo di eventi spiacevoli che succedono sempre di più in molte scuole e che rientrano nella categoria degli atti di bullismo. 
Per bullismo si intende un comportamento discriminatorio nei confronti di una persona ritenuta per un qualsiasi motivo debole e “inferiore”.
Oggi le vittime del bullismo sono considerate vittime a tutti gli effetti di un reato e hanno perciò diritto di essere risarcite.
Poco tempo fa c’è stato un episodio di bullismo tra due ragazze fuori da scuola a causa di un ragazzo conteso (come approfondito anche dal programma televisivo “Le Iene”).
In particolare, nell’occasione i compagni della vittima non facevano niente per difenderla, ma si limitavano a guardare, filmavano e incitavano la “bulla” a picchiare sempre di più.
Molti di questi episodi nascono soprattutto su social network come Facebook e Ask.
Riteniamo che i prepotenti vadano lasciati perdere e affidati alle autorità competenti nel caso insistano nel loro atteggiamento aggressivo.
Conoscete Facebook ma non sapete cosa sia Ask?
Nessun problema: andate a rileggervi il post sotto riportato.

Matteo&Chicco

Assassino on line


Navigando nel web alla ricerca di nuovi scoop da pubblicare sul blog abbiamo trovato diverse notizie sul programma di nome "ASK" e abbiamo anche scoperto che proprio quel programma è stato protagonista di recenti nonché spiecevoli fatti di cronaca.

Per chi non lo sapesse, ASK è un programma del web su cui i giovani scrivono le loro domande e le cose che vorrebbero sapere.

Inizialmente questo programma era nato con buone intenzioni: mettere in contatto i giovani attraverso il meccanismo della domanda-risposta.
Col tempo però è diventato un "pericolo on-line poichè alcuni adolescenti non sono in grado di astenersi dalla critica e dallo scherzo. I "cyber-bulli", infatti, prendono in giro senza limiti ricorrendo all'anonimato.
Dicono che ASK uccida, come se un oggetto informatico mirasse alla sensibilità delle persone e le portasse a pensare male della propria esistenza.
Si sono registrati, soprattutto tra i giovani, moltissimi casi di suicidio a causa di giudizi pesanti on-line che hanno spinto le vittime e gesti estremi.
Ad esempio un mese fa Nadia, quattordicenne di Cittadella, ha deciso di farla finita perchè stanca degli insulti e delle critiche a lei rivolte sui social network.
Il fatto che il software sia senza nomi reali e senza un costante controllo porta alla difficoltà di rintracciare e punire chi si comporta in modo sbagliato. È infatti per questo motivo che le autorità competenti sono in ritardo rispetto alla gravità del fenomeno.
L'unico modo per non subire insulti è non iscriversi al social.
Tanti utenti si iscrivono senza controllare gli avvertimenti sulla sicurezza dei dati personali e questo li porta a non saper che cosa fare quando subiscono aggressioni informatiche.
A quel punto alcune delle vittime sanno reagire mentre altre finiscono col subire, specialmente a livello psicologico.
Se prossimamente non verranno prese delle decisioni a proposito di ASK, questa specie di ring digitale dove darsele di santa ragione resterà ancora in rete e continuerà la propria attività, che piaccia o meno.

Gabriele&Lorenzo

Don't cry for stupid things!



Oggi vorremmo condividere una riflessione nata dall'osservazione della realtà intorno: la questione del NON ACCETTARSI.
Se non riusciamo ad accettarci per quello che siamo, vuol dire che non riusciamo a vedere le cose nel modo giusto. 
Questo avviene perché ci sentiamo insicuri, pensando che le persone che ci stanno attorno ci giudichino e ci prendano in giro.
Ciò potrebbe buttarci giù di morale...
 Il trucco per evitare tutto ciò, è quello di ignorare le critiche altrui eimparare a convivere con se stessi, vale a dire con i propri difetti oltre che con i propri pregi. 
Insomma, dagli insulti si può passare a rispettare quanto la natura ha fatto!

Nel caso comunque vi sentiate prese in giro, state certi che le persone più care vi staranno vicino e vi conforteranno. 
Insieme a loro capirete che le persone che vi giudicano in realtà sono sole e deboli ma si comportano in modo opposto per sembrare più forti, facendo alla fine la figura dello "stupidino". 
SO DON'T WORRY, BE HAPPY e... scriveteci pure per confidarci le vostre esperienze.
                                                                                                                                            

   

                                                                                                                                                                      Pamela&Carlotta

venerdì 28 febbraio 2014

A tu per tu con...

Ultimamente noi studenti di Prima Media stiamo leggendo dei romanzi per arricchire la nostra conoscenza letteraria e il prof. Vescia ci ha assegnato come compito una ricerca sulla saga di Harry Potter.

Così, per caso, abbiamo incontrato per strada J.K. Rowling, linventrice del celebre maghetto, e non abbiamo potuto fare a meno di porle qualche domanda per soddisfare la nostra curiosità.

 

REPORTER: Buongiorno signora Rowling, potremmo farle qualche domanda?

 

ROWLING: Certo, chiedete pure.

 

REPORTER: Come prima cosa, vorremmo chiederle cosa l'ha ispirata nellinvenzione di tutti i luoghi e i personaggi di "Harry Potter"?

 

ROWLING: Per i luoghi mi sono ispirata alla Scozia, tanto che alcune scene del film tratte dal mio romanzo sono state girate nel castello di  Alnwick. Oltre a ciò, ho ideato i primi personaggi (Harry, Hermione, Ron e Hagrid) alla stazione di Londra; credo che mi abbia ispirato il treno che arrivava.

 

REPORTER: Abbiamo saputo ultimamente che Harry Potter, il protagonista, doveva inizialmente sposare Hermione Granger e non Ginny Weasley. È tutto vero?

 

ROWLING: Sì, è vero: Harry doveva proprio sposare Hermione!

 

REPORTER: Perchè allora non è successo?

 

ROWLING: È soltanto un'idea che mi era passata per la testa e che poi non ha avuto seguito.

 

REPORTER: Come mai, a un certo punto della sua vita, le è venuta l'idea di scrivere un romanzo fantasy sul mondo dei maghi?

 

ROWLING: Sinceramente... non lo so! Come ho già detto, i primi personaggi sono nati casualmente alla stazione di Londra. Penso che sia stato in quel momento che mi è venuta lidea originaria, prima stramba poi reale.

 

REPORTER: Quali sono state le occasioni in cui scriveva il libro?

 

ROWLING: I primi giorni scrivevo durante la mia pausa-pranzo, seduta al tavolino di un bar.

 

REPORTER: E successivamente?

 

ROWLING: Un po dappertutto! In camera da letto prima di dormire, in salotto quando avevo tempo libero...

 

REPORTER: Quando ha iniziato a scrivere "Harry Potter e la Pietra Filosofale"?

 

ROWLING: Ho iniziato a scrivere nel 1987 quello che in principio doveva essere un romanzo per adulti.

 

REPORTER: Unultima domanda su un aspetto che ci ha incuriosito: perché si trovava alla stazione di Londra  quando ha ideato i primi personaggi?

 

ROWLING: Ero alla stazione di Londra perché in quei tempi lavoravo come segretaria per Amnesty International e stavo tornando a casa mia dopo una lunga e noiosa giornata di lavoro.

 

REPORTER: Grazie per la sua disponibilità! Ora Harry Potter non avrà più segreti.

 

ROWLING: Penso proprio di sì.

 

REPORTER: Grazie ancora e arrivederci!

 

ROWLING: Arrivederci anche a voi!

Gabriele Campagnoli e Lorenzo Agliardi

Tg Facchetti

martedì 25 febbraio 2014

Andate all'inferno!

Oggi in Redazione è arrivato un manoscritto anonimo a firma di Dante Alighieri.
Al suo interno informazioni insospettabili su alcuni insegnanti del nostro istituto.
In un primo momento non credevo che i prof dell'Istituto Facchetti fossero così vecchi, tanto da conoscere di persona il Dante che noi conosciamo invece grazie allo studio della Divina Commedia.
Questa pagina di diario venne scritta quando Dante affrontava  il suo viaggio nell'Inferno insieme alla sua guida Virgilio.

             
 8 aprile 1300

Mi ritrovai nel terzo cerchio, quello che corrisponde al cerchio dei golosi, in cui il suo governatore è cerbero, un cane con tre teste).
Qui incontrai una mia vecchia conoscenza, Domenico Vescia, morto all'età di 85 anni.
Era goloso di Baci Perugina, gianduiotti e marron glacés. Non riusciva proprio a trattenersi alla vista di quelle golosità.
In quel cerchio i golosi erano costretti ad essere squartati dal cane Cerbero per l'eternità (se non conoscete il cane cerbero, lo potete trovare tra le pagine della Divina Commedia, canto VI).
Proseguendo arrivai al quinto cerchio dove incontrai Carmelo Fazio che, punito per la sua rabbia immensa, doveva stare avvolto nel fiume infernale che lo accecava e gli irritava gli occhi.
Giunto nel malebolgie, in particolare nella bolgia dei seduttori, incontrai Davide Ferrari. Si trovava qui perché nella vita aveva sedotto moltissime, sottolineo moltissime donne, tra cui la mia amata Beatrice Portinari. La sua punizione era quella di camminare al "naturale" in direzione parallela e opposta alla bolgia. Inoltre veniva frustato sui glutei da demoni cornuti.

Bene, questo quindi è tutto e mi raccomando: fate i bravi, così evitate di fare la fine come i nostri adorati prof...

Buffe discipline olimpiche



Cari naviganti,

                la scorsa domenica sono terminati i Giochi Olimpici Invernali di SOCHI in Russia.
Di sicuro avrete notato alcune discipline sportive molto buffe di cui ignoravate prima l'esistenza.
Ecco il motivo per cui adesso ve le spiegheró (non sia mai che qualcuno di voi, un giorno, diventi campione di una di questi sport...)

CURLING

Il curling è un gioco molto divertente che consiste nel tirare un piattino nei diversi anelli tracciati sul ghiaccio: il piú esterno è di colore bianco e vale pochi punti, quindi c’è l'anello azzurro chiaro che vale la metá e per finire il colore rosso al centro che vale molti punti. Vince la squadra che totalizza il maggior numero di punti.  


BIATHLON

È una disciplina olimpica per la quale i partecipanti competono in due specialità: il tiro a segno con la carabina e lo sci di fondo. Tale sport invernale consiste nel percorrere sugli sci da fondo nel minor tempo possibile un percorso prefissato, fermandosi in alcuni punti presso delle postazioni di tiro. Ogni errore con la carabina comporta una penalità di tempo.



SHORT TRACK

È un tipo di pattinaggio su ghiaccio basato sulla velocità. In questo tipo di gare un certo numero di pattinatori (solitamente da 4 a 6) pattinano contemporaneamente su una breve pista al coperto. È diventato uno sport olimpico dai Giochi invernali del 1992.



SKELETON

Lo skeleton è uno sport invernale individuale in cui gli atleti scendono lungo una pista ghiacciata su una slitta dotata di pattini, stando sdraiati in posizione prona (a pancia in giù) con la testa in avanti e i piedi indietro. Tale postura caratteristica differenzia lo skeleton dallo slittino, dove gli atleti si sdraiano sulla schiena con la testa dietro e i piedi in avanti.



FREESTYLE

Lo freestyle è uno sport agonistico riconosciuto a livello internazionale. Per praticare il freestyle gli atleti utilizzano pattini in linea, composti da una scarpetta, un telaio in metallo e quattro ruote in linea di diametro minimo 56 mm ma non superiore a 80 mm.


SNOWBOARD

Lo snowboarding, conosciuto in Italia più semplicemente come snowboard, è uno sport di scivolamento su neve, nato negli anni Sessanta negli Stati Uniti. Lo si pratica utilizzando una tavola di legno provvista di lamine e soletta in materiale sintetico, simile a quella dello sci.
Lo snowboard è divenuto disciplina olimpica nel 1998. 
Ai Giochi olimpici invernali del 2006 si sono disputate anche le gare di snowboardcross, competizione di snowboard in cui un gruppo di atleti parte contemporaneamente su un percorso in pendenza e quindi gareggia per raggiungere la linea di arrivo.

Stefano Regonesi

martedì 18 febbraio 2014

Tg Facchetti

Il Facchetti del futuro



I cani sono in un canile, allora perché i gatti non sono in un gattile?
La risposta non esiste, come non esiste alla domanda perché non esiste una scuola perfetta?.
Allora oggi, con il solo utilizzo della nostra fantasia, la perfezioneremo per voi:

-        Niente più porte: si possono attraversare i muri!
-        Non si cammina più ma si usa il teletrasporto per andare da un'aula allaltra.
-        Alle macchinette delle merendine non ci sono più i numeri da digitare visto che esse sono in grado di leggerti nel pensiero e di darti ciò che vuoi.
-        Al posto dei professori ci sono i loro ologrammi.
-        Al posto dei banchi ci sono dei mini UFI*.
-        Al posto delle lezioni c’è lintervallo e al posto dellintervallo c’è la lezione (dura 10min).
-        La lezione di ginnastica viene svolta sul soffitto a testa in giù.
-        Le interrogazioni e le verifiche scritte sono illegali.

*UFI: piccole navicelle spaziali che fluttuano all'altezza dei tuoi desideri e che si possono muovere per tutta la classe.

A noi non viene in mente nient'altro!
Ora tocca a voi scrivere nuove idee e aggiungerle allelenco sopra riportato
Buona immaginazione,

Alessia Di Palma&Annalisa Forcella