martedì 9 maggio 2017

I tasti bianchi, i tasti neri

In attesa di poter assistere allo spettacolo di fine anno, vi proponiamo l’intervista ad un nostro compagno che partecipa al laboratorio di musica.

Perché hai scelto di frequentare il laboratorio di musica?
Ho scelto questo laboratorio perché sono sempre stato attratto dalla musica, in particolare dal genere rock.

Come sono strutturate le lezioni?
Solitamente all'inizio della lezione ci ritroviamo in un’aula per fare il punto della situazione: cerchiamo di capire cosa dobbiamo fare e in base a quello programmiamo il lavoro. Successivamente ci rechiamo in laboratorio dove, basandoci sul copione della rappresentazione teatrale allestita dai nostri compagni del laboratorio di teatro, iniziamo a comporre le nostre musiche.

Quale fase del lavoro ti piace maggiormente?
Sicuramente il lavoro di riflessione e ricerca che affrontiamo nella composizione dei brani, in quanto partiamo sempre dalla domanda: "Che emozione dobbiamo suscitare negli spettatori?"

Che strumento suoni?
Suono la tastiera.

Cosa ti piace di questo strumento?
Per me questo strumento è un’efficace metafora della vita: i tasti neri rappresentano i momenti più brutti e quelli bianchi i più felici!

Cosa state preparando per lo spettacolo?
Per lo spettacolo di fine anno stiamo creando brani da sovrapporre alla rappresentazione teatrale, in particolare il sottofondo musicale di Harry Potter e quello della Fabbrica di Cioccolato.

Ringraziamo Ludovico per l'intervista e vi aspettiamo numerosi a teatro!

Un saluto,



Ana la Lettrice Accanita

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