martedì 18 febbraio 2014

Si Skype chi può!

Negli ultimi abbiamo verificato che sempre più studenti ricorrono a Skype per dettarsi i compiti in caso di assenze o addirittura per svolgerli insieme.
Skype è una piattaforma di comunicazione usata spesso dai giovani e anche dagli adulti. Infatti è considerato il social network più efficiente dal punto di vista della videocomunicazione e delle chiamate. Facebook,invece, è ritenuto migliore dal punto di vista della condivisione dei file audiovideo (scene di film o canzoni preferite), e per ritrovare alcune persone con le quali si erano persi i contatti.
La sede della società che gestisce tale piattaforma telematica, i cui ideatori sono stati Niklas Zennstörm e Janus Friis, si trova in Lussemburgo.
La sua introduzione su internet è avvenuta nel 2002.
Su Skype esistono diverse modalità di presentazione una volta collegati:
- in linea;
- assente;
- occupato;
- invisibile;
- non in linea.
Se ad esempio non si vuole ricevere nessun messaggio o nessuna chiamata, bisogna selezionare la modalità  “invisibile” o “occupato”.
Skype è disponibile per sistemi operativi o apparecchiature come Android, iOS, Windows Linux e SMART TV.
Dall'aprile del 2013 Skype ha praticamente sostituito il “vecchio” Windows Live Messenger, una piattaforma che permetteva di messaggiare e inviare i cosiddetti emoticon, ossia le faccine.
Skype è stato recentemente integrato in eBay (piattaforma che permette di vendere e/o acquistare online oggetti) con l'intento di consentire gratuitamente un dialogo tra acquirente e compratore.
Skype inoltre permette la “condivisione schermi”!
Come cos'è la “condivisione schermi”!?!
Si tratta di un’impostazione che permette di far vedere all'altra persona in chiamata quello che vediamo noi sul nostro tablet o pc.
Noi giovani usiamo Skype per comunicare durante partire collettive sui videogiochi, per parlare e per divertirci.
Insomma, è una fantastica piattaforma per comunicare e svagarsi… in maniera intelligente!

Lorenzo Papini&Fabio Riva

Atalanta: una squadra MITICA!



Qualche giorno fa gli atalantini dell'Istituto Facchetti hanno avuto una grande delusione allo stadio o davanti alla televisione: il 3-0 contro il Milan.
Probabilmente questi giovani tifosi non sanno di aver tifato una donna della mitologia greca…
Infatti, secondo il mito, Atalanta (che in greco significa “in equilibrio”) fu abbandonata da bambina dal padre. Ma Artemide (dea della caccia) mandò un'orsa che la allevò fino a che non la trovò un gruppo di cacciatori.
Una volta cresciuta, la ragazza chiese di poter far parte dell'equipaggio della nave di Giasone impegnata nella ricerca del vello d’oro ma il capitano rifiutò.
La propensione di Atalanta per la caccia si notò quando uccise il cinghiale Calidonio (il più forte secondo i greci); per questo venne premiata con la pelle dell'animale.
Quest'ultima impresa la rese famosa; per questo il padre insistette a trovarle un marito. La ragazza era contraria perché, secondo un oracolo, una volta sposata avrebbe perso i suoi talenti. Grazie alle insistenze del padre, la donna alla fine decise che chiunque l'avesse battuta in corsa sarebbe diventato suo marito (anche se lei era sicura che nessuno sarebbe stata in grado di batterla).
Ippomene, innamorato di Atalanta, chiese aiuto ad Afrodite (dea dell’amore) per vincere la gara.
La dea decise di aiutarlo e gli donò tre mele d'oro del Giardino delle Esperidi, un luogo magico dove cresceva appunto un grande melo di pomi dorati. Allora, durante la corsa, Ippomene lasciò cadere una a una le mele e Atalanta si fermò a raccoglierle; cosa che le fece perdere terreno e quindi la corsa.
In queste righe mi sono dilungata sul mito di Atalanta, ma ora tocca alla storia della squadra bergamasca: fondata il 17 ottobre 1907 da studenti del liceo come Società Bergamasca di Ginnastica e Sport Atletici Atalanta, solo nel 1913 divenne una squadra di calcio vera e propria. Dopo la sospensione causata dalla Seconda Guerra Mondiale, la squadra ha ripreso più forte che mai (il 2 giugno del 1963, ad esempio, conquistò la Coppa Italia).
Senza contare, naturalmente, l'ultima sconfitta...

Annalisa Forcella

martedì 11 febbraio 2014

Una collezione intramontabile



Cari naviganti,
     
              oggi ci è venuto in mente di scrivere un articolo sullalbum Paniniperché alcuni nostri compagni di classe collezionano questo genere di figurine.
Vedendoli intenti in chiacchiere e scambi, ci è venuto in mente di scoprire lorigine e lo sviluppo di un mondo così affascinante.
Crediamo anzitutto che tutti sappiano cosa siano le figurine Panini visto che già anni fa molti ragazzi (oggi diventati adulti) le collezionavano e le scambiavano con gli amici per cercare di completare lalbum.
Il primo album dei calciatori Panini risale all'anno 1962-1963.
 I fratelli Panini, vale a dire gli autori delliniziativa, imbustarono in bustine bianche con cornicette rosse due figurine a 10 lire l'una.
Il successo fu enorme e inaspettato: le bustine vendute raggiunsero la cifra allora astronomica di 3 milioni di lire.
L'anno successivo i fratelli Panini decisero di raddoppiare lo sforzo, stampando le figurine e creando anche il primo album per la raccolta dei calciatori. Alla fine le vendite quintuplicarono e le bustine vendute furono in totale 15 milioni. Era così ufficialmente nata la collezione dei Calciatori Panini.
La prima figurina stampata fu quella di Bruno Bolchi, il capitano dell'Inter dell'epoca. 
Dalla stagione 1963-64 l'album Calciatori Panini esce regolarmente ogni anno.      
Ogni anno la copertina dellalbum cambia rispetto al campionato passato, in particolare viene messo in rilievo chi ha vinto lo scudetto e le facce dei calciatori più importanti.
Le serie coinvolte sono naturalmente la A, la B e la Lega Pro nonché la massima divisione del calcio femminile.
Nei pacchetti di figurine si trovano oggi 7 figurine di squadre diverse; allinterno si possono trovare giocatori, scudetti o parti delle squadre in posa al completo. Allinterno dellalbum 2013-14, oltre a quello che si trovava nelle edizioni precedenti, si possono trovare anche i cosiddetti derby, cioè figurine rappresentanti i giocatori più importanti delle squadre impegnate appunto nei derby (incontri tra formazioni di una stessa città) e anche i topolino goal, che rappresentano in modo stilizzato lo scudetto della squadra con i personaggi di Topolino.

E così abbiamo finalmente capito quando e come sono nate queste famosissime figurine.                
Matteo Forcati e Chicco Corsini

Dall'altra parte della cattedra


Noi studenti abbiamo appena ricevuto le pagelle… ma perché ora non possiamo “vendicarci” sui professori?

Ecco a seguire, dopo un breve sondaggio condotto tra noi studenti, il tabellone relativo al c
NOME
MATERIA INSEGNATA
SIMPATIA
INSEGNAMENTO
Giulia Erbetta
Matematica
80 %
90 %
Antonella Bettoni
Inglese (1°ss1g)
85 %
90 %
Davide Ferrari
Geografia - Storia
80 %
88 %
Domenico Vescia
Italiano
95 %
90 %
Paola Paletta
Spagnolo
80 %
85 %
Enzo Bottinelli
Tecnologia - Informatica
80 %
80 %
Marco Mascadri
Arte
80 %
82 %
Marco Carioli
Musica
80 %
80 %
Claudia Angeretti
Scienze
85 %
90 %
Federico Barazzetti
Educazione Fisica (1°ss1g – 3° ss1g)
80 %
80 %
Paola Carminati
Educazione Fisica (2° ss1g)
95 %
90 %
Carmelo Fazio
Inglese (2°ss1g)
90 %
95 %
Laura Matilde Bocchi
Inglese (2°ss1g – 3°ss1g)
90 %
90 %
Media Simpatia: 85 %
Media Insegnamento: 87 %
Come potete notare, nessuno dei professori ha raggiunto il voto massimo pari a 100; questo significa che i “ragazzi” hanno le potenzialità ma… non si applicano!
Grazie a tutti per averci seguito e… per non averci fatto del male (vero prof?)!
;-)

La Posta del Cuore


Oggi nel nostro blog introduciamo una nuova rubrica: la Posta del Cuore! Uno spazio dove potrete scrivere le vostre lettere e ricevere delle risposte di unesperta, vale a dire la sottoscritta.

Questo genere di rubrica la potete trovare anche sui giornali, ma noi abbiamo voluto dare vita a un'edizione online.

Nelle vostre lettere potrete confidare tutte le vostre vicende irrisolte e i dubbi che avete, ma anche condividere questioni di gossip sulle CELEBRITIES.

Ogni mese pubblicherò in particolare la lettera che mi ha colpito di più per avviare una discussione sul tema del mese.

Vi do appuntamento ogni settimana e mi raccomando mandate le vostre letterine all'indirizzo email:

 



la Mole01

martedì 4 febbraio 2014

Tg Facchetti

Buongiorno signore maschere!

 

Tra pochi giorni è Carnevale e tra i banchi comincia a circolare il toto-maschera, vale a dire le scommesse su quali vestiti saranno indossati nell’occasione (anche da parte dei professori…).
Partendo da ciò, ci siamo chiesti quando fosse nata una simile festività e soprattutto come mai vista la sua originalità, cioè quella di poter essere per un giorno qualcun altro.
Si tratta anzitutto di una festa popolare che si celebra nei paesi di fede cattolica.
I festeggiamenti avvengono spesso nella forma di pubbliche sfilate in cui dominano elementi giocosi e fantasiosi; in particolare, l'elemento distintivo del carnevale è l'uso delle maschere e dei carri.
La parola carnevale deriva dal latino "carnem levare" ("eliminare la carne") poiché anticamente indicava il banchetto che si teneva l'ultimo giorno di carnevale (il cosiddetto martedì grasso), subito prima del periodo di digiuno della Quaresima.
Tra i Carnevali più celebri c’è quello di Venezia.
Le sue origini sono antichissime: la prima testimonianza risale ad un documento del 1094 in cui si parla di divertimenti pubblici per le strade della città.
L'istituzione del Carnevale da parte delle autorità veneziane è generalmente attribuita alla necessità della Serenissima, al pari di quanto già avveniva nellAntica Roma, di concedere alla popolazione, e soprattutto ai ceti sociali più umili, un periodo dedicato interamente al divertimento e ai festeggiamenti, durante il quale i veneziani e i forestieri si riversavano in tutta la città a far festa con musiche e balli sfrenati.
Attraverso l'anonimato che garantivano maschere e costumi, si otteneva una specie di cancellazione di tutte le divisioni sociali ed era autorizzata persino la pubblica derisione delle autorità e dell'aristocrazia.
Indossando maschere e costumi era possibile nascondere totalmente la propria identità e si annullava in questo modo ogni forma di appartenenza (di classe, di religione, di partito).
A partire dal 1271, vi sono notizie di produzione di maschere, scuole e tecniche per la loro realizzazione. Cominciarono ad essere prodotti gli strumenti per la lavorazione specifica dei materiali quali argilla, cartapesta, gesso e garza. Dopo la fase di fabbricazione dei modelli, si terminava l'opera colorandola e arricchendola di particolari come disegni, ricami, perline, piumaggi e quant'altro. I cosiddetti mascareri, che divennero veri e propri artigiani realizzando maschere.
Ognuno poteva stabilire atteggiamenti e comportamenti in base ai nuovi costumi e alle mutate sembianze. Per questo motivo, il saluto che risuonava di continuo nell'atto di incrociare un nuovo "personaggio" era semplicemente Buongiorno signora maschera.
La partecipazione gioiosa e in incognito a questo rito di travestimento collettivo era, ed è tuttora, alla base del Carnevale: si fa tutti parte di un grande palcoscenico mascherato, in cui attori e spettatori si fondevano in un unico ed immenso corteo di figure e colori.
Matteo Forcati e Stefano Regonesi

Una giornata da ricordare

Il Giorno della Memoria è una ricorrenza internazionale celebrata il 27 gennaio di ogni anno in ricordo delle vittime del nazismo ai tempi della Seconda Guerra Mondiale.


In particolar modo vengono ricordate le 6 milioni di vittime  dell'Olocausto (eliminazione del popolo ebraico) e tutti coloro che, a rischio della propria vita, hanno protetto i perseguitati.

In questo giorno si celebra la liberazione del campo di concentramento di Auschwitz in Polonia avvenuta infatti il 27 gennaio 1945.

La scoperta di Auschwitz e le testimonianze dei sopravvissuti rivelarono per la prima volta al mondo l'orrore del genocidio (sterminio di un intero popolo).

Anche la nostra scuola ha ricordato questo tragico evento partecipando con alcune classi allo spettacolo teatrale presso lo spazio Polaresco di Bergamo.

Le classi Seconda e Terza della SS1G e la classe Prima della SS2G hanno assistito infatti a uno spettacolo tratto dal diario di Anna Frank.

Appena arrivati ci siamo accomodati su delle sedie per assistere allo spettacolo: una giovane attrice di nome Valentina ha animato lo spettacolo leggendo, tra una musica ebraica  e l’altra, alcune pagine tratte dal diario che Anna scrisse all’epoca in cui, con la sua famiglia, si era rifugiata in un appartamento di Amsterdam per fuggire alle persecuzioni naziste.

Siamo così venuti a conoscenza delle confidenze di Anna sui genitori, sul nascondiglio e i suoi “inquilini”, sulle sensazioni di speranza e di terrore che si alternavano col passare dei giorni.
Alla fine dello spettacolo gli attori ci hanno invitato sul palco a firmare una foto di Anna per condividere un messaggio per il futuro: “Mai più!”.

Dopo siamo ritornati a scuola, mentre tornavamo a Treviglio, sull'autobus, abbiamo discusso e parlato dello spettacolo.

Stefano Regonesi

Giochi ghiacciati

Se siete appassionati di sport invernali non potete certamente perdervi le Olimpiadi invernali!
Quest'anno lo scenario che le ospiterà sarà quello della città di Sochi in Russia: inizieranno il 6 febbraio e finiranno il 23.

Per chi non lo sapesse, le Olimpiadi sono un insieme di gare di ogni disciplina sportiva che si svolge ogni quattro anni. Quelle più antiche risalgono dell'antica Grecia e si svolgevano a Olimpia, la città dedicata a Zeus. 
Le Olimpiadi moderne sono invece state “recuperate” dal barone De Coubertin alla fine dell’Ottocento (1896). 
Le prime Olimpiadi invernali risalgono per la precisione al 1924 a Chamonix. 
Alle Olimpiadi, ad esempio, si sono ispirati molti videogiochi tra cui "Mario e Sonic ai giochi olimpici di Londra". 

Nel corso del tempo la lista degli sport che si praticano in occasione delle olimpiadi invernali sono cambiati; tra i più noti si ricordano:  hokey, sci alpino, sci di fondo, bob, pattinaggio, curling, snowboard

I migliori tre atleti vincono delle medaglie: di bronzo per il terzo classificato, di argento per il secondo e d'oro per il primo. 

Alle Olimpiadi si presentano atleti provenienti da tutte le nazioni del mondo, ma non tutti salgono sul podio.

Questo evento è seguito da miliardi di persone da tutte le parti del pianeta.

Anche l'Italia partecipa alle Olimpiadi e ha anche vinto non poche medaglie.

Adesso sapete tutto sulle Olimpiadi che stanno per cominciare, quindi.... non mancate a questo evento!

Lorenzo Agliardi e Gabriele Campagnoli

Tanti auguri!

Felice compleanno a


Alejandro Lucchetti!