martedì 23 febbraio 2016

L'apparenza inganna!

Uscendo di casa non avete mai notato qualche uccello come un corvo, una cornacchia o una gazza ladra? Se la risposta è sì, penso che abbiate pensato qualcosa come "Che brutto uccellaccio!" o "Che animale poco intelligente!".
Beh, sbagliate a pensare cose simili perché, a differenza di ciò che pensa gran parte della popolazione, si tratta di animali molto intelligenti.
Recenti studi hanno infatti dimostrato che questi animali, caratterizzati dallo sfortunato appellativo di "uccelli del malaugurio", in realtà costruiscono attrezzi, fanno sport e organizzano persino riti funebri. Certo, devono dedicare molto tempo alla ricerca di cibo per sopravvivere, ma, nel tempo libero, giocano, fanno amicizia e scherzano: pensate che è stato dimostrato dagli studiosi che questi volatili sono dotati di un'intelligenza pari a quella di un bambino di 7 anni!
La loro intelligenza gli ha anche permesso di riuscire ad adattarsi a qualsiasi situazione: per questo sono così numerosi (alcune specie, stando a contatto con noi esseri umani, sono riusciti ad apprezzare alcuni dei nostri tratti caratteristici, come la ghiandaia di Steller, vera e propria amante della nostra cucina a partire dagli spaghetti e dalle patatine).
La vita dei corvi si basa su strutture sociali molto solide fondate su collaborazione, gerarchia e monogamia. Pochi animali hanno strutture sociali forti come quelle dei corvidi (nome scientifico della famiglia dei corvi), che costituiscono quasi sempre colonie permanenti. Le specie più furbe in caso di necessità non hanno problemi a condividere il territorio con una colonia confinante, sapendo che un giorno essa restituirà il favore. E non finisce qui! I corvi della Nuova Caledonia hanno una cultura tecnologica che viene tramandata di padre in figlio: alcuni corvi riescono, basandosi su strumenti tramandati dai loro avi, a creare oggetti più moderni e con più utilità, un vero e proprio esempio di progresso tecnologico!
Un'etologo, Marc Bekoff, nel 2009 ha pubblicato uno studio nel quale ha dimostrato che le gazze ladre organizzano veri e propri riti funebri: ricoprono di fili d'erba il defunto e successivamente lo beccano delicatamente in segno di "ultimo addio".
Spero che questo articolo vi renderà più sensibili nei confronti di questi animali, perseguitati ingiustamente da una cattiva reputazione che ha radici che si perdono nei secoli della storia, dotati invece di intelligenze e sensibilità straordinarie.
Non mi resta che salutarvi e lasciarvi al prossimo articolo,


Andrea lo sportivo

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