martedì 3 dicembre 2013

Una vita in pixel

Un mondo non molto distante da quello delle fiabe e assai vicino a quello di noi ragazzi di oggi è di sicuro l'universo dei videogames.
È il caso in particolare di The Sims, videogioco per I-pad e per computer che è in rapida espansione nelle consolle di tutto il pianeta.

 
Grazie a questo gioco ognuno di noi può avere una vita del tutto nuova: può sposarsi (per i più romantici), può avere nuove amicizie con persone virtuali (per i più amichevoli), può diventare una popstar (per gli appassionati di musica), può calzare gli scarponcini di un grande calciatore (per gli sportivi), può vestire i panni impolverati di un maestro (per i PAZZI!).
Inoltre, è possibile ricreare se stessi con qualche difetto in meno rispetto al vero e, per molte ragazze, diventa l'occasione per “dotarsi” di un fidanzato migliore.
Si inizia creando un personale Sim, vale a dire l'identità del proprio personaggio. Poi si compra una casa o, addirittura, la si può costruire dalle fondamenta come nei propri sogni (naturalmente spendendo una certa somma). Quindi è possibile vagare per la città in cerca di un lavoro o per fare nuove conoscenze. È possibile anche andare in spiaggia, in piscina, al cinema, in un ristorante, nel parco, al supermercato, in palestra e in biblioteca.
Esistono varie età (neonato, bebè, bambino, adolescente, giovane adulto, adulto e anziano) che hanno obiettivi diversi: i bambini e gli adolescenti devono andare a scuola e fare i compiti (esattamente come nella realtà: contro la loro volontà!), anche se possono organizzare feste e pigiama party con i loro BFF (per chi non lo sapesse, come il prof. Ferrari, significa: Best Friend Forever) incontrati a scuola; gli adulti e i giovani adulti devono cercare un lavoro per guadagnare dei soldi per mantenere i figli; gli anziani si limitano a fare i bravi nonnini e a godersi la pensione (e qua la realtà è, ahimè, un po' diversa). 



 
Un problema tipico degli adolescenti è quello degli sbalzi di umore; infatti i Sims desiderano mollare il fidanzato, non andare a scuola, litigare con gli amici e persino picchiare qualcuno. Alla fine di ogni anno scolastico c'è il ballo conclusivo. Entro quella sera bisogna aver trovato il coraggio di chiedere a una ragazza o a un ragazzo di venire alla festa. Per l'occasione bisogna anche avere una limousine e dei vestiti firmati. Durante il ballo, molto spesso, si creano nuove coppie oppure, al contrario, è il momento delle cocenti delusioni, ad esempio per un rifiuto da parte della persona amata.
Un po', appunto, come nella realtà...

Annalisa Forcella

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