sabato 7 dicembre 2013

Gatto ci cova...



Il gatto con gli stivali è forse il più famoso tra i felini protagonisti delle pagine della letteratura di fantasia, ma non è l'unico...
Le favole sugli animali più famose e antiche sono sicuramente quelle di Esopo (VI sec. a.C.), nelle quali il gatto è visto sempre come un feroce e furbo predatore. In queste storie, infatti, il gatto sta con l'uomo solo per un reciproco accordo: cacciare i topi e gli altri animali in cambio di un po' di cibo e di un posto caldo.
Moltissimi anni dopo il favolista francese La Fontaine (XVII secolo) ripropone una serie di favole sugli animali ma la figura del gatto non è cambiata: un animale che usa l'intelligenza e l'astuzia per il suo tornaconto, ladro, malvagio, senza un briciolo di pietà nei confronti delle prede.
Questi due autori, anche se a distanza di secoli luno dallaltro, hanno utilizzato le caratteristiche proprie del gatto per rappresentare i pregi e i difetti degli uomini.
Nella fiaba La volpe e il gatto dei fratelli Grimm il nostro felino supera in furbizia addirittura la volpe. Nella fiaba Il povero garzone e la gattina gli stessi autori presentano però il gatto positivamente: la gatta protagonista, infatti, grazie a poteri magici fa diventare ricco e felice il padrone.
Un altro gatto celebre del mondo delle fiabe è sicuramente lo Stregatto di Alice nel Paese delle meraviglie. Indimenticabile il sorriso enigmatico con cui questa ectoplasmatica creatura saluta la protagonista dopo averla stuzzicata con qualche frase sibillina.  
E come dimenticare lo sciagurato felino dell'accoppiata il gatto&la volpe di Pinocchio di Collodi? 

Nel campo cinematografico, e quando si parla di fiabe la mente corre subito ai film della Disney, si ricordano il dispettoso Lucifero di Cenerentola, le pestifere gatte siamesi di Lilly e il vagabondo e i simpatici Aristogatti dell'omonimo film.


Cercando qua e là, mi sono poi imbattuto in un racconto di tale Edgar Allan Poe intitolato Il gatto nero, ma il prof mi ha suggerito di lasciar perdere se volevo addormentarmi la sera 


Matteo Forcati

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