martedì 12 novembre 2013

Studenti ieri o oggi?

Credo che molti lettori del blog siano studenti, quindi vorrei chiedere a tutti loro come trovano la scuola.
Immagino che le risposte standard siano: «è noiosa», «dovrebbero renderla illegale»; insomma, cose “fin troppo carine”...
Se rispondete così è perché, forse, non sapete che nell'antica Sparta si era addirittura obbligati a lasciare la casa sin da bambini per essere cresciuti in caserma.
Ma esistono anche altre ragioni storiche per apprezzare la scuola di oggi:
- le ragazze, per molti secoli, non hanno avuto la possibilità di studiare ma dovevano solo imparare a cucinare e diventare delle perfette mogli!
- nell'antico Egitto si usavano cocci di terracotta e nell'antica Roma lavagnette di cera (altro che quaderni o tablet!);
- sempre nell'antica Roma il maestro veniva spesso soprannominato “piagosus”, cioè colui che picchia (potete immaginare l'atmosfera in classe!);
- nel Medioevo non si studiavano le materie in italiano, ma venivano insegnate tutte in latino (per la felicità del prof. Vescia!).

Sotto altri aspetti sarebbe molto meglio essere stati studenti una volta; per esempio gli egizi e i persiani facevano lezione all'aperto, tranne in caso di pioggia (è ovvio). 


Inoltre nel Cinquecento, nella Firenze dei Medici, viene introdotto un nuovo sport a scuola: il calcio! Ma attenzione: il calcio fiorentino assomigliava molto di più al rugby che al soccer.
Altri motivi per cui non sarebbe stato male essere scolari nel passato sono:
- in greco antico la parola “schole” significava “tempo libero”(potete immaginare quante cose “faticosissime” dovevano fare...);
- nell'antica Atene tra le altre materie c'erano anche musica e teatro (ok, insegnavano a suonare il flauto e la lira, ma a livello di popolarità era come se insegnassero la batteria e la chitarra elettrica!);
- nell'antica Roma l'anno scolastico iniziava solo a marzo (altro che settembre!);
- nel Medioevo, tra una lezione di latino e l'altra, si faceva alchimia, vale a dire si parlava di draghi e di erbe miracolose per produrre pozioni.


Spero proprio che voi studenti abbiate cambiato idea riguardo alla scuola e allo stesso tempo sappiate apprezzare il fatto di non essere nati nell'antica Sparta, nell'antica Roma o nel Medioevo.

Annalisa l'avida lettrice

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