martedì 22 novembre 2016

The UP series

Salve a tutti, cari lettori,

una di queste sere, navigando in Internet in cerca di idee per nuovi articoli, mi sono imbattuta in una vecchia serie televisiva degli anni 60 chiamata "7UP".
Creata dall'inglese Michael Apted nel 1964, questa particolare serie può essere considerata di diritto il primo reality show della storia della TV.
"7Up" racconta infatti la storia di 14 bambini inglesi attraverso delle interviste alle quali sono stati sottoposti a intervalli regolari di 7 anni. Il programma, assecondando l'età dei protagonisti, ad ogni edizione cambia inoltre il proprio nome: se la prima serie si intitola "7up", l'ultima, realizzata nel 2012, è stata battezzata infatti "56Up".
Questo progetto, la cui gestazione ha richiesto per la sua particolare impostazione quasi mezzo secolo, ha avuto come scopo principale quello di dimostrare come la nostra vita sia determinata anche dal contesto sociale in cui viviamo e nel quale cresciamo, trasformandosi di fatto in un vero e proprio studio sociologico: se da un lato infatti rende evidenti i cambiamenti avvenuti nel corso degli anni nella società, evidenziando inoltre la modesta mobilità sociale, dall'altro permette di osservare come lo scorrere del tempo e il diventare adulti, oltre a imporre compromessi e rinunce, abbiano spesso modificato prospettive e ambizioni dei protagonisti che, costretti a fare i conti con la realtà, hanno percorso strade diverse rispetto al percorso di vita sognato da bambini.
Senza anticiparvi nulla vi invito quindi a visionare tutte le serie di questo interessantissimo programma, purtroppo poco conosciuto in Italia, ma che fortunatamente è possibile trovare facilmente su YouTube:
dimenticatevi i set e la realtà di cartone del Grande Fratello, allontanatevi dai reality show "poco reality e molto show" e tuffatevi in questo programma tanto aderente alla realtà da poter essere definito un vero e proprio documentario sociale.
Non mi resta che augurarvi buona visione e darvi l'arrivederci al prossimo articolo!

Ana la lettrice accanita

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